Serviva una grande prova per battere il Siena, una delle squadre più dure del campionato: e una grande partita c'è stata.

Ottimo Milan, quadrato, ordinato, e con un Cassano che fa rendere meglio l'idea su quanto diversamente sarebbe potuto andare il campionato senza i suoi sei mesi di stop, almeno per quanto riguarda il reparto offensivo, spesso imbrigliato nelle barricate delle piccole.

Allegri non recupera Thiago Silva e manda in campo Bonera accanto a Yepes, con Mesbah a sinistra per Antonini: in avanti ecco Cassano a far coppia da Ibra, supportati da Boateng.

Partono forte i rossoneri, che passano però al 26': Ibra dalla destra mette dentro, Krkic para, ma la palla gli sfugge e Fantantonio va a segno; tre minuti dopo ancora Cassano se ne va sulla sinistra, passaggio filtrante per Ibra, che dal limite lascia partire un siluro all'incrocio.

Da qui la partita sembra addormentarsi: gli attacchi sembrano fiacchi e si risveglia solo all'83' quando Bogdani accorcia il risultato: sale in cattedra Nocerino (entrato al 75'), che parte da centrocampo e tra un rimpallo e qualche bella finta salta ben quattro giocatori e con un bel tiro insacca al 90'.

Ma non è finita: nell'ultimo dei quattro minuti di recupero Abate lancia lungo per Cassano, che ne tiene tre addosso, prima di scaricare per Ibra, che segna la sua doppietta personale.

Sarà un caso o forse no: fatto sta il Milan, con Cassano, sembra esser tornato tritatutto come ad inizio campionato: magari questo non riporterà il sorriso ai tifosi rossoneri, ma certamente lo ridà a Prandelli.