IL TORINO A FIRENZE, TRA MALIGNITÀ E RETRO PENSIERI DI FAVORITISMI


Gemellaggi o no, il Torino va a Firenze per entrare in Europa.
tempo: 42ms
RSS
Firenze Stadio Franchi, 17/05/2014 -


Nell’era dei sospetti, delle malignità pallonare e degli antichi “biscotti” accomodanti, anche il Torino dei 56 punti in classifica è messo in guardia da fastidiosi “si dice che…”. La squadra di Ventura dopo aver condotto un campionato di assoluto interesse, si trova a dover decidere delle proprie sorti europee proprio sul campo della Fiorentina, la cui antica amicizia tra i rispettivi tifosi fa sospettare un’agevolazione particolare verso il Torino che ha assoluto bisogno di vincere. Sospetti infondati, senza senso, che non possono essere attendibili semplicemente perché in campo ci vanno le squadre e non i tifosi. E poi, a perdere non ci sta mai nessuno, neanche quando si gioca una partita amichevole per beneficienza. Che interesse avrebbe la Fiorentina a perdere la sua ultima partita di campionato al Franchi davanti al suo pubblico, dopo essere stata sconfitta malamente in casa dal Sassuolo? Nessuno, diciamo noi. Il Torino ha preparato questa partita in settimana con notevole e minuziosa attenzione, perché sa che deve essere attenta e non può sbagliare. Il Presidente Cairo parla dei suoi tre gioielli Cerci, Immobile e Darmian che sono stati convocati in Nazionale e non nasconde le lodi per la sua squadra:  “Sono molto contento della stagione del Torino, a prescindere da come andrà a finire a Firenze. Siamo cresciuti strada facendo e possiamo coronare un sogno. Spero che i nostri ragazzi vengano confermati nella lista ufficiale di Prandelli, se lo meritano”. Al riguardo delle voci su un’eventuale dipartita di Cerci e Immobile, il Presidente Cairo sostiene che è nel suo volere trattenere i due calciatori in granata e che farà di tutto affinché si concretizzi questo desiderio suo e del popolo granata. Ma, ritornando alla partita di Firenze, 38esima di campionato, i viola già aritmeticamente certi del 4° posto in classifica, dovrebbero presentarsi in campo con il solito 4-3-3 voluto da Montella; in porta Rosati, poi Roncaglia, Rodriguez, Savic e Pasqual come retroguardia, mentre centrocampo e attacco vedranno Aquilani, Pizarro, B.Valero, Cuadrado, G.Rossi e Ilic con Mario Gomez in panchina, pronto ad entrare in campo all’occorrenza. Il Torino di Ventura, invece, si presenterà con il classico 3-5-2 che tanti frutti ha dato in questo anno pieno di soddisfazioni. In porta ci sarà Padelli, Moretti Glik e Darmian (esterno alto) in difesa, mentre il centrocampo e l’attacco granata potranno contare su Vesovic, Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, con Cerci e Meggiorini ad offendere. Non ci sarà Immobile, fermato dal Giudice Sportivo per un turno di squalifica, e questo potrebbe pesare nell’intento dei granata di vincere la partita. Tuttavia, il calcio ci ha insegnato che ciò che sulla carta sembra difficile, talora sul campo risulta più facile. E, come dice il Presidente Cairo, comunque andrà a finire, nulla potrà cancellare il bellissimo campionato del Torino. Ma, a questo punto del campionato, sarebbe davvero amaro non poter partecipare all’Europa League 2014-’15.

Salvino Cavallaro         



Salvino Cavallaro