INTER, STRAMACCIONI: «TRASFERTA DIFFICILE. GIOCA CASSANO»


Inter Stramaccioni
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27/10/2012 -

Queste le parole in conferenza stampa di Andrea Stramaccioni, tecnico dell'Inter, prima della gara di campionato contro il Bologna al "Dall'Ara": "Il rendimento della squadra in questo inizio di stagione? L'unica cosa che mi interessa è continuare a crescere partita dopo partita. Contro il Partizan abbiamo vinto una partita difficile dove siamo andati in difficoltà nella prima frazione. Per ora stiamo percorrendo la strada giusta, quella del lavoro e della crescita. Ancora però non abbiamo fatto niente e la grinta che ho visto oggi in allenamento è la dimostrazione che abbiamo voglia di fare bene.

La classifica? Bisognerà analizzarla alla fine del girone d'andata. Solo a quel punto si potrà dare un giudizio, anche se comunque parziale. Ora è troppo presto. Mancano troppe partite e troppi scontri diretti. I giudizi si danno alla fine di un ciclo.

Cassano in campo a Bologna? Finora abbiamo fatto bene con i tre giocatori offensivi. Solo con il Chievo non c'è stato il terzo giocatore d'attacco. Visto che facciamo bene non vedo perché rinunciarci. Quindi ci sarà. Antonio è quello che sta facendo meglio.

Tornare a Bologna? Lì ho vissuto dai 14 ai 18 anni e sono diventato uomo, lontano dai genitori. Il Dall'Ara è lo stadio che sognavo di calcare in Serie A. Non è arrivato da calciatore, ma adesso ci arrivo felice perché sono l'allenatore dell'Inter.

L'infortunio di Coutinho? Mi sono dispiaciuto tanto perché è un ragazzo d'oro e l'ho visto triste. Lui stava dimostrando di essere un prospetto di grande rilevanza per il futuro dell'Inter. Contro il Partizan è stato pericolosissimo e per questo l'infortunio mi dispiace così come quello di Sneijder. Come ho sempre detto però non possiamo dipendere da due giocatori. Siamo l'Inter e dobbiamo fare bene anche senza loro.

Alvarez? Sta bene e a mio avviso le due occasioni che ha avuto contro il Partizan sono sintomo che c'è. Anche con il Toro ha cambiato la partita. Finora però è stato penalizzato dall'operazione ad inizio stagione che lo ha escluso dall'Europa League.

Gli aspetti positivi? Per mia indole guardo sempre le cose che non vanno perché è lì che dobbiamo lavorare. All'esterno voglio che si percepisca la sensazione di crescita della squadra. Abbiamo cambiato molto e non possiamo essere pronti nel breve periodo. Il dato che mi interessa e non vedere sempre gli stessi errori e su questo siamo cresciuti molto.

Palacio e i gol pesanti? Rodrigo assieme agli altri attaccanti è uno dei giocatori di qualità. C'è chi diceva che erano troppi, ma secondo me non è così perché ognuno ha qualità diverse. Rodrigo si può integrare tranquillamente con Milito, Cassano e anche Sneijder. Il suo fiuto del gol poi è uno dei motivi che l'ha portato all'Inter.

Il Bologna? E' una trasferta difficile contro una squadra che in casa ha sempre fatto bene. Ho seguito i rossoblù attentamente e vedo in loro una grande voglia di fare bene. Pioli ha dimostrato grandi qualità e una cosa che ho notato e che il Bologna nelle grandi partite hanno sempre mantenuto un atteggiamento offensivo per giocarsi la partita. Servirà grande concentrazione. Sarà una bella partita.

Il turnover in Europa League?Con il presidente abbiamo sempre detto che l'Inter in Europa ci deve stare e deve farlo secondo certi canoni. E' chiaro che giocare di giovedì ti porta a trovare il giusto equilibrio con l'impegno del campionato che arriva in tempi ristretti. Non ho mai schierato un'Inter B, ma un mix fra chi ha meno spazio e i titolari del campionato.

Il momento di Guarin? Lo sto vedendo bene e non benissimo come ad inizio anno, ma la partita di un centrocampista cambia molto in base anche allo schieramento della difesa e dell'attacco. Lui è perfetto per fare il terzo di centrocampo con un unico riferimento in avanti. E' normale che se io gli chiedo un ruolo per supportare i tre attaccanti e coprire i tre difensori la prestazione cambia.

Un pensiero già alla gara con la Juventus? Non posso pensare adesso alla Juve. Non ha senso, soprattutto per come intendo io il ruolo dell'allenatore. Non riesco a ragionare così a lungo tempo sul piano del lavoro. L'unica cosa su cui rifletto sono le sei partite in due settimane e come deve essere organizzato il lavoro e gli allenamenti.

IlCalcio24 Redazione