JUVE INTER IN SILENZIO? MACCHÉ, TUTTO ERA ASSORDANTE!


La Juve vince il derby d’Italia
con un netto 2 a 0 in un ambiente di insolita assenza di tifosi per i
provvedimenti presi a causa del coronavirus. Ma la partita non ha sofferto più
di tanto dell’assenza di coreografie e vociare di tifosi, in quanto ha dato
spettacolo di football e prelibati spunti tecnici, messi in campo soprattutto
da parte della Juve di Sarri. I bianconeri hanno subito spinto la manovra fin
dall’inizio della gara, mentre hanno sofferto nella seconda metà del primo
tempo e all’inizio della ripresa. Poi, con l’entrata di Dybala la Juve ha
azionato il turbo e l’Inter di Conte si è persa. In sede di intervista Antonio
Conte è stato amaramente onesto nel dire che le due partite di andata e ritorno
con la Juventus hanno mostrato la superiorità della Vecchia Signora,
evidenziando quel gap che ancora c’è al confronto con i bianconeri. Tuttavia, Conte
si è detto soddisfatto della prestazione della sua squadra, mettendo in
evidenza il lavoro costruttivo fatto in questi primi mesi di lavoro della sua
gestione. Ma è la Juve che dopo l’inguardabile partita di Champions contro il
Lione si è liberata da tanti condizionamenti fisici e psicologici, per
sfoderare una prestazione maiuscola sotto l’aspetto di un gioco finalizzato al
risultato e, soprattutto, a quel divertimento tanto sperato e soltanto una volta
messo in pratica proprio contro l’Inter all’andata. Si vede che la Juventus ha bisogno
dello stimolo interista per ritrovarsi dal punto di vista della lucidità, del
gioco e di quel giro palla veloce voluto da Sarri, che fino ad oggi è stato un
grosso punto interrogativo. Tanto brutta prima, troppo bella adesso. Qual è la
vera Juventus? Forse sta nel mezzo con evidenti sprazzi di miglioramento nell’intendere
un gioco in cui bisogna per forza di cose dimezzare gli sbagli soprattutto a
centrocampo e in difesa, i reparti che sono stati maggiormente presi di mira
nelle varie analisi delle deludenti prestazioni della squadra di Sarri. L’idea
di lasciare Pjanic in panchina con Bentancur nel suo ruolo ci è sembrata
positiva, come pure strategica è stata la scelta di far giocare un Higuain
molto motivato in un lavoro oscuro ma assai redditizio, lasciando in panchina
Paulo Dybala fino a metà del secondo tempo, quando l’argentino ha sfoderato
numeri di alta classe e un gol da cineteca. Adesso, blocco permettendo da parte
degli organi competenti per l’interruzione di campionato che sarà eventualmente
deciso martedì 10 marzo, la Juve ha l’obbligo di mostrare continuità fino alla
fine delle competizioni che la vede in corsa per la conquista dei titoli in
palio. Sarà così?
Salvino
Cavallaro