L’INTER STUDIA PER RIDIVENTARE GRANDE


L’avevamo detto. L’Inter di quest’anno non è
un semplice caso, e a beneficio dei suoi tifosi aggiungiamo che ne vedranno
delle belle. Seconda in classifica con 29 punti in 11 partite significa entrare
nella storia, in quanto neanche nell’anno del Triplete l’Inter di Mourinho
seppe fare meglio di Spalletti. Diciamo subito che i nerazzurri targati 2017/18
non sono belli da vedersi per trame di gioco scolastico, ma il suo andamento di
risultati è altamente redditizio. Qualcuno parla di fortuna, noi propendiamo
per caratteristiche tecniche espresse da un centrocampo in cui Borja Valero,
Gagliardini e Vecino, non hanno propriamente un bagaglio tecnico che consenta
loro l’estro calcistico, ma sono dotati di grande essenzialità di manovra, sia
in fase d’attacco che di interdizione. Era proprio quello che mancava a questa
squadra da anni, che ha sempre optato per calciatori dal nome roboante ma che
all’atto pratico si sono dimostrati senza costrutto. Dunque, meglio penalizzare
lo spettacolo per aumentare cinicamente le vittorie e quindi inserirsi
stabilmente nelle posizioni alte di classifica. Sarà l’anno dello scudetto? Noi
fin dall’inizio abbiamo sempre optato per un’Inter da podio e, fino ad oggi,
possiamo dire di non esserci sbagliati. Ottima la conduzione di Luciano
Spalletti che sta creando un gruppo perfetto sotto il profilo puramente tattico,
ma anche ordinato mentalmente nell’esprimere con chiarezza la vita dello stare
insieme nello spogliatoio, poi a tavola con la dieta studiata ad hoc, nella
consapevolezza che tutto questo concorra a creare una grande squadra. E poi la
sensazione è che c’è armonia d’intenti, con il pensiero che soltanto lavorando
come stanno già facendo, si possono raggiungere i risultati desiderati. Per
questo Spalletti si dichiara soddisfatto di questo gruppo di ragazzi, cui dà pubblicamente
il suo 10 in pagella. E domenica prossima all’ora di pranzo arriva il Toro di
Mihajlovic. Sarà la solita Inter di quest’anno, con quel 4-2-3-1 che Spalletti
ha studiato apposta per questa squadra che per troppi anni è stata la grande
malata del calcio italiano. Adesso è l’ora di riprendere il tempo perduto con
gli interessi. L’Inter è finalmente ritornata ad essere una squadra. E questo
per il momento basta, nell’attesa di diventare grande.
Salvino
Cavallaro