LEGA PRO, IL MILAZZO ROVINA LA FESTA AL CASTIGLIONE


Era dalla partita in casa contro il Monza di Tonino Asta che il Milazzo non riusciva a fare punti!Anche allora fu un pareggio,ma a reti bianche
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20/02/2013 -

Era dalla partita in casa contro il Monza di Tonino Asta che il Milazzo non riusciva a fare punti!Anche allora fu un pareggio,ma a reti bianche. Dopo ben 7 sconfitte consecutive per la nota legge dei grandi numeri un risultato positivo doveva pur arrivare. Certamente il Castiglione ci ha messo del suo, perché ha affrontato la più lunga trasferta calcistica della sua pur breve storia (matricola della Lega Pro) come se si fosse trattato di una gita “fuori le mura” ,per dirla alla romana. Cosicchè si sono visti i loro tifosi in bermuda  palleggiare in pieno centro di Milazzo sotto lo sguardo divertito dei tifosi mamertini il sabato pomeriggio e abbiamo letto proclami di vittoria alla vigilia  della partita da parte dello staff tecnico della società lombarda,che si è adoperata per preparare la trasferta nei minimi particolari,come si conviene ad una società di serie A o B.
Com’è andata a finire,  ormai lo sappiamo bene. Nel calcio è rischioso abbassare la guardia  e perdere la concentrazione necessaria. Il Castiglione ,dopo il primo tempo soporifero,si è innervosito forse assalito dalla paura  di portare a casa un magro bottino e,magari,una gran brutta figura. Sono piovuti così i cartellini rossi:alla fine nell’album Panini alla pagina degli espulsi si contavano ben 3 figurine:quelle di Talato,Pini e Ruffini,quest’ultima addirittura dopo il triplice fischio di chiusura.
Sicuramente inaspettata la reazione dei lombardi,quasi sorprendente, se si pensa che all’inizio i capitani delle due squadre si sono scambiati una maglietta,dove erano stati stampati i ringraziamenti per i messaggi di affettuosa sportività,che molti tifosi rossoblu milazzesi avevano in settimana inviato all’indirizzo e-mail del Castiglione. Inspiegabile ci è apparso che l’episodio di amicizia sportiva, e non solo, fra i due club  sia stato riportato soltanto nelle cronache dei giornali mantovani e sul sito della società lombarda,mentre ai cronisti di casa nostra è letteralmente sfuggito e lo hanno inopinatamente ignorato. Il calcio vive anche di questi momenti:resta pur sempre uno sport,ma è anche un veicolo pubblicitario enorme. I sentimenti buoni hanno sempre la precedenza e se poi servono,come in questo caso,a rinsaldare i vincoli di appartenenza ad un'unica nazione, colmando le incomprensioni e le diseguaglianze,che la politica becera ha amplificato, ben vengano e la stampa scritta e on-line può svolgere un ruolo importante nel portare ad un vasto pubblico il messaggio ,che in questo caso proviene da un campo di calcio del Sud.
A proposito di campo di gioco va aperta una parentesi al commento della partita:”melmoso per metà,bruciato nell’altra metà”,così leggiamo nelle cronache dei quotidiani del lunedì,che riportano anche le critiche alle condizioni del terreno di gioco fatte da un po’ tutti i personaggi della domenica calcistica. Non abbiamo letto da nessuna parte però un invito, a chi può, di porre mano al tappeto erboso del Grotta di Polifemo. Il problema ,crediamo, sia anche individuare  i responsabili della gestione dell’impianto. Forse a questo punto bisognerebbe che l’Amministrazione comunale facesse chiarezza sulla questione,perché così,lasciando il fondocampo come si trova,ci perdiamo la faccia tutti,nessuno escluso. In attesa che si sappia  almeno con chi prendersela,fra due settimane scenderà al Grotta di Polifemo il Bellaria ,vediamo di darci una mossa per non farli ritornare in Romagna con la sensazione di aver giocato un una risaia più che in un campo di calcio!
Scusate cari lettori la digressione sul tema,ma amiamo il calcio ed attraverso questo sport cerchiamo anche di farne uno spot promozionale per la nostra città.
Sul risultato sportivo di domenica,ovvero sul pareggio delle due squadre, non ci va tanto di scrivere perché una rondine non fa primavera e non vogliamo aggiungerci  al coro di quanti fanno già proclami e parlano di agganci improbabili. La squadra rossoblu è senz’altro cresciuta ; ha acquistato sicurezza nel reparto difensivo ,dove Tesoniero ormai rappresenta una saracinesca e garantisce costanza di rendimento,mentre a centrocampo il “piccolo” Simonetti,salvatosi dall’epurazione,aumenta la solidità del reparto,il resto vive alla giornata. Adesso però da domenica tutte le squadre ,a cominciare dal Savona ,si prepareranno ad affrontarci per non ricadere nell’errore che hanno fatto i giocatori del Castiglione,per cui sarà dura riconfermarci. Vedremo. Intanto in settimana arriverà il punto di penalizzazione  pre-annunciato dall’ispezione della Covisoc e così ritorneremo ,come ormai facciamo da mesi, a piangerci addosso per quello che poteva essere e purtroppo non sarà,il campionato delle aquile rossoblu.

Attilio  Andriolo

 

 


 

IlCalcio24 Redazione