MILAN, ALLEGRI: «FINO ALLA ROMA LOTTERANNO TUTTE PER LA CHAMPIONS LEAGUE. NEL CALCIO CONTANO SOLO I RISULTATI»


Queste le dichiarazioni della vigilia di Massimiliano Allegri
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16/03/2013 -

Domani sarà il Palermo di Sannino a far visita a San Siro. Queste le dichiarazioni della vigilia di Massimiliano Allegri.

"Il palo di Niang? È chiaro che poteva essere una palla importante ai fini della qualificazione, ma io sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, che hanno creato delle aspettative verso i tifosi, la società e il mondo del calcio. C'è stato molto dispiacere quando siamo rientrati, ma da giovedì la squadra è concentrata l'obietto della stagione, cioè giocare la Champions League o direttamente o attraverso il preliminare. E non sarà affatto facile perché ci sono sei squadre, ci metto anche la Roma, in lizza per il secondo e terzo posto. Non me ne voglia la Juventus, ma credo che per lo scudetto il discorso sia chiuso. Sannino? Quando c'è un cambio di allenatore c'è sempre una reazione. Il Palermo ha buoni giocatori e una squadra non costruita per lottare per la salvezza. Non sarà una partita semplice per noi, ma ho visto i ragazzi in allenamento e c'è molta serenità e concentrazione. Tre punti ci permetterebbero di passare la sosta ancora al terzo posto, dopo questa ci saranno tre partite in trasferta e una in casa e tra scontri diretti. Martedì nel primo tempo siamo stati bravi, abbiamo avuto la sfortuna di concedere due palle gol a Messi, che specie sul primo gol ha fatto una cosa straordinaria, una specie di volée con i piedi. Credo sia l'unico al mondo a riuscirci. Le ambizione del Milan? Noi in due anni abbiamo beccato due volte il Barcellona. Rispetto al campionato la Champions League, non lo scopro certo io, è diversa e può capitare che il più debole batta il più forte. Poi serve anche un pizzico di fortuna, e credo che sia successo, senza nulla togliere alla squadra, al Chelsea l'anno scorso. Io credo che la squadra sia cresciuta molto. Le strade sono due: o hai la possibilità di spendere 400 milioni di un paio di anni, prendendo campioni; o devi cercare di costruire una squadra sui giovani che hanno qualità. In questo il Milan, e in particolare Galliani, ha fatto un ottimo lavoro. Se mi aspetto due mesi pesanti? Sicuramente lo saranno meno dei primi tre. Una dato certo c'è, cioè che io ho un contratto con il Milan fino al 2014. Mi hanno fatto molto piacere la parole del presidente ma si sa che nel calcio contano i risultati. Io sono molto sereno e questo non dipende dal contratto; sono convinto e contento di quello che faccio".

IlCalcio24 Redazione