MOGGI: «AUTOCONVINCERSI CHE IBRA NON SIA FONDAMENTALE, QUANDO IN REALTÀ TUTTI SANNO IL CONTRARIO. RARAMENTE GALLIANI PERDEVA UN RICORSO, ORA INVECE»


Sarà una partita aperta, ma se i precedenti più vicini hanno un senso potremmo ipotizzare che sia Allegri a vedere rosso
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25/02/2012 -

Nel suo editoriale su Libero, Luciano Moggi, parla della sfida di stasera tra Milan e Juventus: "Fatti strani del nostro calcio o appostati solo alla bisogna. C'è la corsa a spiegare o autoconvincersi, a seconda dei campi di appartenenza, che Ibra in definitiva non sarebbe fondamentale. La riprova verrebbe dai precedenti (tra Inter e Milan quando Zlatan giocava in nerazzurro e tra Milan e Juve), anche in considerazione delle due ultime partite vinte dai bianconeri. E chi vuole seguire l'assunto sostiene pure che senza lo svedese il Milan sarebbe più imprevedibile. Ci sembrano giochini di consolazione, del tipo «ce la facciamo lo stesso» (Milan), «attenti che restano un avversario difficile» (Juve). Da parte nostra non vorremmo che fosse capovolta la realtà. Qualunque allenatore vorrebbe avere Ibra, che poi senza di lui si possa o si debba fare di necessità virtù è normale: ma la Juve avrà tirato sicuramente un sospiro di sollievo. Più pertinente sembra invece il ragionamento che attiene alla mancanza di Boateng: Conte si rallegra, Allegri si allarma, la doppia assenza contemporanea taglia di molto la potenza di fuoco dei rossoneri e la loro imprevedibilità. Il tecnico del Milan sembra orientato in direzione brasiliana, Pato con Robinho, che nelle loro incursioni in tandem hanno prodotto buoni risultati e pure gol. A centrocampo, in regia, sembra evidente la bilancia a favore della Juve, grazie alla splendente condizione di Pirlo, uno dei molti ex: l'importanza del ruolo e il modo in cui lo sta interpretando, avrà fatto ricredere molti milanisti sulla decisione di rinunciarvi. Ogni tanto si sbaglia. Le chiavi della partita sono in buona parte nei piedi dell'ex rossonero che alle sue virtù aggiunge anche il fatto di non essere tipo da frenarsi per le emozioni. Immaginate una Juve che per un'invenzione di Pirlo sfili lo scudetto ai rossoneri. Siamo all'interrogativo primario, cioè il peso che potrà avere per ciascuna delle duellanti la vittoria o la sconfitta. Siamo alla 25ª giornata, normale che chiunque dovesse perdere avrebbe la possibilità di recuperare, ma intanto c'è l'aspetto psicologico: chi va avanti sentirà il vento in poppa e poi c'è il recupero che la Juve giocherà a Bologna il 7 marzo. Il Milan rischia di più, al punto che il pareggio, poco considerato da entrambi, starebbe forse meglio ai rossoneri. Insomma l'occasione è più grande per la Juve. Conte sa di giocarsi una parte importante della stagione, se potesse toglierebbe volentieri al Milan Thiago Silva. In porta Abbiati, che vestì anche la maglia bianconera, non può paragonarsi a Buffon. Sarà una partita aperta, ma se i precedenti più vicini hanno un senso potremmo ipotizzare che sia Allegri a vedere rosso. Intanto Galliani starà meditando sul ricorso perduto per Ibra. In passato accadeva di rado"

IlCalcio24 Redazione