PETKOVIC SI PRESENTA: «SONO UN VINCENTE. LA LAZIO SARÀ UNO SPETTACOLO»


PETKOVIC
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Formello, 07/06/2012 -

Presentato finalmente a Formello Vladimir Petkovic, nuovo allenatore della Lazio. Un tipo tosto dobbiamo dire, che con le promesse ci sa fare. Dall'altra parte della città Zeman è un'assicurazione di spettacolo, ma il nuovo tecninco biancoceleste non vuole essere da meno e, almeno a parole si dimostra tranquillo e sicuro di se:

"Ho sempre sperato che qualcuno si accorgesse di me, della bontà del lavoro ho svolto in questi anni, di ricevere una chiamata da un club importante. La telefonata di Tare mi ha un po` sorpreso, ma non più di tanto perché ho cominciato dai livelli medio-bassi per arrivare, passo dopo passo, a quelli europei. Ho fatto tutto da solo, senza alcun aiuto. Allenare la Lazio rappresenterà il salto di qualità che stavo aspettando da tempo, conosco abbastanza bene tutte le realtà calcistiche europee. Quella italiana non mi spaventa, ho l`esperienza giusta per creare un ambiente positivo e per arricchirlo di interessanti novità a livello di gioco". 

A Petkovic senz'altro la convinzione non manca e sa benissimo comunque quello che vuole: "Sono un vincente. Trasmetterò ai calciatori e alla gente l`entusiasmo che sento dentro nel guidare una squadra dal blasone internazionale, che deve lottare comunque per le posizioni di vertice. So che esistono pregiudizi sul mio conto, perché ho lavorato in un campionato meno importante, ma riuscirò a convincere tutti, dimostrando che posso meritare spazio e rispetto anche in Italia. Quando Di Matteo arrivò alla Lazio era uno sconosciuto che aveva giocato in Svizzera, eppure divenne un calciatore di grande valore. Chiedo soltanto tempo e fiducia, al resto penseremo io e i collaboratori."

Poi un cenno al modulo e al modo di gestire lo spogliatoio:  "Ho sempre apprezzato la concretezza di Capello e il bel gioco di Wenger, però ho uno stile tutto mio. Al gruppo dò un`importanza straordinaria perché, senza il gruppo, non si ottengono risultati. Anche il più bravo dovrà mettersi al servizio dei compagni, questa rappresenterà una regola fondamentale nel modo di intendere il calcio e il lavoro quotidiano. Le mie squadre saranno organizzate, avranno sempre un`impronta propositiva e dovranno dominare gli avversari"

Ultima battuta, che poi è anche un'importante conferma di mercato, su Mauro Zarate: "Un calciatore che ha fatto cose buone, farà parte del gruppo"

Luca Bonaccorso