PRESENTATO ZDENEK ZEMAN: «SPERO DI DARE EMOZIONI E FAR DIVERTIRE LA GENTE»


ZEMAN
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06/06/2012 -

Presentato alle 17 Zdenek Zeman a Trigoria: conferenza stampa delle grandi occasioni e boemo riempito da foto e domande. A presentarlo c'ha pensato Baldini, che ha spiegato come Zeman non sia la quarta o la quinta scelta e che tutti quelli contattati in precedenza avevano dato risposta positiva. Ecco gli argomeniti toccati e le risposte del boemo.

TIFO ROMANO E DERBY: "La pressione del tifo romano non mi intimorisce affatto. Mi auguro che i tifosi siano sempre vicini alla squadra per aiutarla a crescere e migliorarsi. Il derby? Mi si chiede ogni giorno. Conosco la piazza di Roma, ci sono laziali e romanisti, ma questa partita vale tre punti. Lo stesso vale nelle sfide contro Juve, Milan, Inter: sempre tre punti sono."

MERITI DEGLI ALLENATORI: "Io mi sento importante. Se si riesce a dare un gioco e un comportamento alla squadra, questo è merito dell'allenatore. Poi ci sono squadre che non hanno bisogno di un allenatore."

CALCIOMERCATO: "Noi per costruire la squadra avremo tutto il tempo che ci serve. Io devo valutare tutte le situazioni, sono qui da ieri. So che vogliamo costruire una squadra che gioca un calcio importante e regala spettacolo. Non voglio fare nomi, il mercato comincia il 1 luglio. Pjanic è un giocatore che mi sarà utile? Non voglio parlare dei singoli giocatori. Spero di riuscire a trovare giocatori che facciano al caso del nostro progetto."

CALCIO MODERNO: "Il problema del calcio di oggi non è più credibile. La nostra intenzione è quello di offrire un calcio bello e pulito."

CARRIERA: "Pensavo di poter dare qualcosa di più nella mia carriera, sono stato penalizzato. Comunque ho insegnato calcio lo stesso."

LUIS ENRIQUE: "Non c'è un filo conduttore con la Roma di Luis Enrique. Ogni allenatore ha le sue idee, io rispetto a lui forse sono più proiettato verso la porta avversaria. Nel calcio in 13 anni è cambiato molto e non in meglio. Tanti anni fa le italiane dominavano in Europa, oggi le nostre squadre hanno lasciato spazio a quelle spagnole e inglesi. C'è oggi un gap con gli altri campionati"

TATTICA: "Io cambiato tatticamente? Mi conviene dire di sì ma non sono d'accordo. Ogni tanto in difesa si rischia qualcosa ma se fai 90 gol, non ti preoccupi tanto di quante reti subisci. Nel calcio è sempre meglio costruire che distruggere"

EMOZIONI: "Spero che la squadra riuscirà a dare emozioni e far divertire la gente e farla venire allo stadio. Speriamo di riuscire a convincere anche gli scettici attraverso il lavoro."

ARBITRI: "Io penso che è sbagliato non parlare degli errori arbitrali ma se la società dice che non si deve dire, allora - visto che sono dipendente -, non ne parlerò. Ma se un arbitro sbaglia non c'è motivo di negarlo."

TOTTI: "Per me lui è tesserato come calciatore e quindi mi aspetto che faccia il calciatore. Verrà gestito come il resto della squadra"

RITORNO A ROMA: "Ringrazio la società che mi ha riportato alla Roma, anche se magari un po' in ritardo. Sapevo che sarei tornato qui un giorno. Io vivo nella capitale da 18 anni e quindi per me Roma è come casa. Se torno per vincere? Non faccio questo mestiere per non cercare la vittoria. Dovremo lavorare e crederci per riuscirci. Nel 2006 ero vicino al ritorno a Roma ma non si poteva, c'è scritto in qualche interrogatorio"

GIOVANI: "Lavoro solo con i giovani? No, il Pescara ne è la prova lampante. Un allenatore preferisce sempre poter contare su giocatori che vogliono imparare e migliorare ma anche i 'grandi' sono importanti." 

Ufficializzata anche la data del ritiro: la squadra si ritroverà a Trigoria il 3 luglio, prima di partire il 5 per Riscone di Brunico fino al 17.
 
 





 

 

Luca Bonaccorso