JUVENTUS,CONTE: «LE PAROLE DI RANIERI MI LASCIANO PERPLESSO. LA MIA JUVENTUS COME MILITO TORNEREMO AL GOL»


Ho parlato solo di un clima che si respira attorno alla Juventus. Detto questo mi scuso per aver parlato di Giovinco e chiedo scusa a lui perché nell`enfasi del match ho parlato dell`episodio che lo ha visto protagonista in modo non corretto.
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17/02/2012 -

Antonio Conte, tecnico della Juventus, parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Catania: "La nota della società a mio supporto? Al Tardini ho espresso la mia opinione con grande serenità e senza contestare gli episodi. Ho parlato solo di un clima che si respira attorno alla Juventus. Detto questo mi scuso per aver parlato di Giovinco e chiedo scusa a lui perché nell'enfasi del match ho parlato dell'episodio che lo ha visto protagonista in modo non corretto. Il mio animo è sereno e non potrebbe essere altrimenti visti i risultati e la prestazione di Parma. Al Tardini abbiamo dominato, dimostrando che possiamo giocare con lo stesso atteggiamento sia in casa che fuori. Adesso serve solo fare qualche gol in più. Quando parlo di un gruppo in crescita, di una squadra in costruzione, si può dire tutti che abbiamo costruito in fretta. Mi auguro di essere fino in fondo gli antagonisti del Milan deve essere motivo d'orgoglio con molti giocatori che si trovano per la prima volta in lotta per il titolo. C'è tanta adrenalina ma anche tanto da imparare. Chi ha vinto sa che bisogna percorrere una determinata strada: noi ci siamo incamminati e stiamo coprendo il nostro percorso in modo veloce. Adesso dobbiamo mantenere certi livelli con continuità".

Su Ranier: "A livello di eleganza e stile non mi aspetto nessuna indicazione da nessuno dei personaggi che ha parlato. Ognuno ha il suo modo di fare e di parlare. Se sono stato poco elegante cercherò di andare a lezioni di bon ton. Credo comunque di essere stato sereno anche se ho detto cose che forse hanno destabilizzato. Per quello che ha detto Ranieri è solo una situazione che protrae questa situazione insinuando che ci possono essere dei condizionamenti verso la classe arbitrale e i disegnatori. E' una risposta che mi lascia perplesso. Io ho sempre detto che non volevamo niente a favore, vogliamo solo che ci sia equità di trattamento".

Lo scarso rendimento in attacco? Dico subito che sarei più preoccupato se non avessi i dati alla mano che dicono che siamo la squadra che tira più in porta di tutta la Serie A. Queste cifre dimostrano che la squadra funziona e che i giocatori fanno quello che devono. Facciamo un o' di fatica a centrare la porta, ma è un momento così. Un po' come quello che è successo a Milito che adesso è tornato il cannoniere eccezionale di sempre dopo aver vissuto una situazione complicata. Io ho grandissima fiducia nei miei calciatori.

Lamentarsi è da provinciali? Io non vedo le mie parole come una lamentela. Io ho denunciato solo un clima poco rassicurante. Chiedo solo parità di trattamento, non voglio favoritismi e lo faccio dopo una serie di eventi che sono accaduti. Mi è piaciuto molto l'intervento di Braschi che ha riconosciuto il rigore che non ci è stato assegnato. Questo dimostra la buona volontà e l'errore che tutti noi commettiamo. Li commetto io, li commettono i giocatori e basta. In questo modo rimane un clima sereno.

IlCalcio24 Redazione