ROMA, ZEMAN: «NON CI SONO GERARCHIE. TROPPI I 28 SCUDETTI DELLA JUVENTUS. VOGLIO GIOCARMELA CON TUTTI»


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07/07/2012 -

Il tecnico della Roma, Zdenek Zeman, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro giallorosso di Brunico.

"Siamo ancora in ritiro, per lavorare e prepararci per la stagione. E' normale che si fatichi, se andavamo alla Valtur era diverso; poi c'è chi sopporta meglio e chi sopporta peggio. Stiamo ponendo le basi per l'anno calcistico. Il mercato? E' cominciato ora, c'è tempo e tante disponibilità di trasferimenti. Per me sono tutti bravi, perciò credo che quelli che andranno via non avranno problemi. Le parole di Sabatini? Io mi sento l'allenatore, lo faccio da tanto tempo e sono a disposizione della società per lavorare e migliorare la squadra. E' chiaro che le maggiori responsabilità ricadano sull'allenatore e mio me le prendo. I problemi dell'anno scorso? E' difficile fare valutazioni, io non c'ero. Non essendo dentro, è difficile valutare: il problema può essere fisico o mentale. Se avverto l'entusiasmo dei tifosi? Sento i tifosi, sono contento; spero che facciano lo stesso a fine stagione. Ci saranno gioie e dolori per tutti, spero che ci saranno più gioie. Totti? Siamo stati insieme 13 anni fa, che sono tanti. L'ho visto crescere. Per me Totti è sempre Totti, magari fisicamente non sarà quello di una volta, ma è normale. Sulla sua posizione devo vedere quello che facciamo come squadra, non solo rispetto a lui; devo vedere cosa è meglio per la squadra. Una definizione di top player? Penso che si sia inventato questo termine per i giocatori che costano tanto; a me interessano i giocatori che diano tanto, che possano fare la differenza. E non è detto che questi costino di più di altri. Osvaldo? L'ho trovato migliorato rispetto a Lecce. Tachtsidis? E' un giocatore che mi ha impressionato. Chi mi sta impressionando in questo inizio ritiro? Per ora nessuno, al momento non c'è la possibilità di mettersi in mostra. Florenzi e Bertolacci? Hanno fatto molto bene l'anno scorso, sono ragazzi interessanti e da valutare. L'importanza della preparazione atletica? Il calcio è bello perché è vario, per me la preparazione è la base sulla quale costruire il lavoro durante l'anno. Qual è il mio obiettivo? Personalmente voglio competere, giocarmela con gli altri; e per altri posso intendere Inter, Milan o Juve, ma anche il Pescara. All'inizio si parte tutti alla pari. Gerarchie? Bisogna conquistarsi il posto sul campo".

'Sull'idea di mettere la terza stella sulla maglia della Juventus ho gia' dato la mia opinione: per me gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Certo, se mi leggo qualche dichiarazione e qualche libro, penso che gia' 28 siano troppi...'.

IlCalcio24 Redazione