Wesley Sneijder caso mondiale: e non di certo per le prestazioni sue e della squadra. La storia recente è nota e arcinota: la società vuole che Wes rinnovi alle loro condizioni (da 6 a 4 milioni con un anno in più sul contratto) ma l'olandese risponde picche. Branca a riguardo è stato categorico e finchè il numero 10 non firma non gioca, con buona pace (ma su questo non ne saremmo poi così sicuri) di Stramaccioni. Ieri pure la Fifa si è mobilitata sostenendo che la società di Palazzo Durini stia facendo mobbing, ma Moratti si è difeso dichiarando che Wes non gioca per scelta tecnica in quanto l'allenatore finquando lui non sarà con la mente serena lo lascerà a casa.

Dall'altro lato però Sneijder sembra tutto tranno che triste: ieri alla Pinetina è parso felice e sereno, si è fermato a fare autografi, foto e si è mostrato molto disponibile con tutti. Indubbiamente, specialmente in questo momento, chi paga tutto questo caos è l'Inter: la squadra vista nelle ultime tre partite latita in quanto a fantasia e se manca pure Cassano la luce si spegne. Fantantonio ha detto più d'una volta di voler giocare con l'amico Wes e probabilmente solo i due di nuovo insieme potrebbero risollevare le sorti di questa squadra apparsa improvvisamente, dopo la vittoria con la Juve, senza idee: a Parma Alvarez ha mostrato tutto il peggio di se, mentre Coutinho ha avuto troppo poco tempo a disposizione per incidere a gara in corso. Dall'altro lato Sneijder non va a scadenza in estate e quindi si potrebbe tranquillamente fermarsi a ragionare e riflettere più in la, ad esempio quando le acque si saranno calmate in seno alla squadra.

Su di lui ovviamente si sono posati gli occhi di molti club: l'Anzhi di Eto'o lo corteggia ormai da due anni, Ancelotti al Psg ha un debole per lui (e l'idea Pastore come contropartita comunque stuzzica e non poco Moratti), Fergusson avrebbe già voluto portarlo qualche tempo fa al Manchester United e sta alla finestra ora ad ascoltare ciò che accade. Sneijder però è indubbiamente indispensabile per l'Inter e anche una ipotetica cessione al momento non verrebbe pagata tantissimo: tutto questo senza considerare che i tifosi potrebbero non gradire la partenza dell'ennesimo eroe del Triplete.

Rivoluzione si, ma non troppo.