UN TORINO CAPARBIO INTERROMPE IL PRIMATO DI VITTORIE DELLA ROMA


Il Toro di Ventura
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Spagna, 06/11/2013 -

Il Toro di Ventura pareggia 1 a 1 contro la Roma di Garcia e scrive una piccola pagina di storia calcistica italiana, nell’aver interrotto ai giallorossi il lungo filotto di dieci partite vinte consecutivamente. Certo, la lunga e impareggiabile letteratura granata non aveva bisogno di essere ricordata anche per questo piccolo “primato”, tuttavia, nell’ambiente del Toro si respira giustamente aria di soddisfazione. Diciamo subito che è stata una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Un match che ha messo in rilievo la superiorità tecnica dei giallorossi, una squadra dotata di giocatori di ottimo livello. Ma il Toro questa volta non si è fatto intimidire dalla Roma dei record e, con un iniziale 4-2-4 voluto da Ventura, ha subito dimostrato di volere giocare la partita con una logica tattica per nulla reverenziale. Certo, i granata devono ancora crescere molto sotto l’aspetto della maturità difensiva, una retroguardia spesso ingenua che talora rende vano il sacrificio di costruire azioni e vittorie da parte dei centrocampisti e degli attaccanti granata. Cerci su tutti. L’attaccante granata è ormai regolarmente la spina nel fianco delle difese avversarie del Toro. Ma è giusto mettere in risalto anche la squadra nella sua interezza, per lo spirito di sacrificio, intelligenza tattica e voglia di rimuovere una classifica che cominciava ad essere preoccupante. La Roma di Garcia, andata in vantaggio con Strootman al 28’, ha scelto di infoltire il centrocampo schierando Bradley e spostando Pjanic nel trio offensivo, mentre il Toro affida a Cerci, El Kaddouri, Barreto e Meggiorini le sue convinzioni d’attacco. Il primo tempo sembra dare maggiore impulso di gioco ai giallorossi, mentre nel secondo tempo si delinea da parte del Toro una mentalità più offensiva che è premiata al 63’ quando, su errore di Benatia, Meggiorini va via sulla sinistra e mette al centro per Cerci che s’avventa come un falco e gira in rete pareggiando il risultato. Dopo 800 minuti termina anche l’imbattibilità di Morgan De Santis. Troppo lontano il record di Sebastiano Rossi fissato a 929 minuti. Ma si sa, nel calcio come nella vita nulla è per sempre. Così, oltre a interrompere le 10 vittorie consecutive della Roma, il Torino ferma anche l’imbattibilità di De Santis. La Roma resta comunque in vetta alla classifica a quota 31 punti, mantenendo 3 punti di vantaggio su Napoli e Juventus che hanno vinto rispettivamente su Catania e Parma. Il Toro, dunque, si fregia di essere riuscito là dove altre squadre prima di lui hanno fallito nel fermare la corazzata giallorossa. Ora, i granata di Ventura, sono chiamati ad un riconferma nel proseguire un campionato all’insegna del rispetto del suo nome e della sua impareggiabile storia.

Salvino Cavallaro           

  


 

 


 



Salvino Cavallaro