ACQUISTI, LACRIME E UMILTÀ: IL VERONA È TORNATO


Migliaia di tifosi alla presentazione, cori per il capitano Maietta. Esperienza e talento per la salvezza: arrivano Cirigliano e Gonzalez.
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Verona, 14/07/2013 -

Era il 5 maggio 2002, quello di Poborsky e Gresko, di una Juventus vittoriosa e fortunata e della grande delusione nerazzurra. Tre squadre in tre punti all'ultima giornata, troppo importante la sfida scudetto perché le attenzioni fossero canalizzate anche sulla sfida salvezza tra Piacenza e Verona. Una compagine giovane, che contava talenti destinati ad un futuro luminoso come Camoranesi, Mutu e Gilardino, caduta sul terreno della squadra di Hubner e Amauri. Da allora il purgatorio della Serie B e l'inferno Lega Pro, fino alla miracolosa risalita targata Andrea Mandorlini. Quella che è stata presentata davanti a 4mila tifosi accorsi allo stadio "Aldo Olivieri" è una formazione piena di speranze, in cui l'esperienza di Toni e Cacia incontra il talento di Bianchetti e Albertazzi. Il tutto suggellato dalla grande capacità di coesione del capitano e trascinatore Maietta che, dopo essere divenuto l'idolo della tifoseria e il simbolo della cavalcata degli scaligeri, diventa oggetto dei cori degli ultras che chiedono a Prandelli di portarlo in Nazionale. "Ho fatto tanta gavetta, adesso fatemi marcare Tevez e Balotelli. Me lo sono meritato" risponde il trentenne di Cariati agli affezionati supporter, lasciandosi scappare una lacrima. Commozione comprensibile, per chi finalmente vede la Serie A dopo una carriera passata tra il profondo sud (Messina, due stagioni all'Avellino, quattro a Crotone) e i bassifondi della cadetteria ai tempi del Frosinone. Non diciamolo troppo forte, ma a dispetto dell'età potremmo aver trovato un nuovo Giaccherini.

A suonare la carica il presidente Setti, che sul progetto Hellas sta investendo energie e denaro, garantendo uno sponsor tecnico di grande prestigio (Nike) e un mercato oculato: "Vogliamo una salvezza dignitosa, magari giocando bene come Mandorlini ci ha abituato". Insomma, tanta umiltà e prospettive altrettanto buone. Si attende per oggi l'arrivo a Verona di Ezequiel Cirigliano, giovane classe '92 che con le sue giocate al River Plate e nella nazionale argentina Under-20 si è guadagnato la fama di erede di Mascherano. Prossimo rinforzo in lista Pablo Gonzalez del Novara, che deve solo valutare l'offerta dell'ingaggio e poi sarà pronto a vestire la casacca dei Mastini. A queste condizioni la salvezza è ben più di un sogno.

Samuel Boscarello