ALLIANZ STADIUM, IL TEATRO DEL DERBY DELLA MOLE


Fino allo scorso campionato era lo Juventus
Stadium, oggi è Allianz Stadium. Ma poco cambia nella sostanza di uno stadio di
calcio che ci ha abituato ai grandi incontri. Prossima partita Juventus –
Torino, il derby della Mole che tanto si contende il fregio di una vittoria cittadina
dall’intenso sapore che sa di orgoglio. 193 volte si è incontrata la zebra
contro il Toro, e anche in questa 194ma volta di sabato 23 settembre 2017, c’è
la promessa di una battaglia pallonara senza esclusione di colpi. La Juve è
prima in classifica a punteggio pieno e arriva a questo derby con il pensiero
del prossimo impegno casalingo in Champions League. Il Torino, invece, si
presenta all’Allianz Stadium con l’orgoglio di chi è ancora imbattuto in questo
inizio di campionato. E, mentre i bianconeri aspettano ancora Gonzalo Higuain
che tarda ad entrare in forma, i granata hanno in mente di raggiungere quell’Europa
che troppe volte hanno fallito per svariati motivi. Ma adesso è derby, una
partita che sfugge a ogni pronostico proprio per il suo essere un confronto
sanguigno, dove spesso la maggior caratura tecnica dell’avversario viene
sovvertita da quella smisurata voglia di battere i cugini della stessa città. E’
la città sabauda che come sempre si presenta con classe ed eleganza, capace di
riflettersi nella sua lunga storia di capoluogo culturale. Ma quando si parla
di calcio cittadino, nessuno ci sta a perdere. “Torino
siamo noi” dicono i tifosi bianconeri della Juventus, mentre di rimando
il popolo granata si ribella a questa frase dicendo: “No,
Torino siamo noi, la storia parla chiaro”. E’ un continuo arrovellarsi per
quei primati che scrivono la storia di una Torino, che per il suo pallone
cittadino si guarda sempre in cagnesco. Da sempre si manifesta il dualismo tra ricco
e povero, tra popolo e padroni, perché è tra le pieghe di questa città sabauda
che nascono certi sentimenti socio – culturali che per qualcuno non hanno nulla
a che vedere con il calcio. E invece è proprio questo il retro pensiero di un
derby torinese che non è mai banale nella sua sostanza e che va oltre al mero
fatto sportivo. Così dice l’allenatore del Toro Sinisa Mihajlovic alla vigilia del derby: “Se
puoi sognare qualcosa, è perché lo puoi fare. Questo è lo scontro tra la
passione e la ragione, tra i colori e il bianconero”. Già, proprio come
dicevamo pocanzi. Il derby a Torino si vive così, in maniera intensa e
significativa di un qualcosa che quasi sempre sfugge all’analisi tecnica per
far posto a mille altre cose. E intanto anche mister Allegri prepara la sua Juventus
che è l’espressione di un calcio non particolarmente bello ma redditizio. Anche
lui sa quanto sia significativo per il popolo bianconero vincere la
stracittadina torinese. “Il Torino di quest’anno” dice Allegri, “ha dei giocatori in grado di
portarlo in Europa. Ma noi dobbiamo vincere questo derby, per continuare la
striscia di risultati positivi fin qui conquistati”.
Vedremo dunque cosa accadrà. Intanto la Mole è lì che aspetta in maniera
imparziale, non si sbilancia, non prende posizione, né per l’una, né per l’altra
parte, anche se sa che questo 194mo derby continuerà a raccontarci le antiche
diatribe sportive tra popolo e padroni.
Salvino
Cavallaro