MASSIMO CAPUTI: «JUVE FAVORITA, POI NAPOLI. SERVE LA TECNOLOGIA IN CAMPO»


Intervista fiume al giornalista sportivo
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22/08/2012 -

Abbiamo intervistato, in esclusiva per IlCalcio24, il giornalista sportivo Massimo Caputi, con cui abbiamo fatto il punto sulla stagione che sta per iniziare.

Notizia di oggi è la conferma della squalifica di Conte, proprio a ridosso dell'inizio del campionato:  "E' una situazione anomala e strana: è chiaro che il gran lavoro un tecnico lo fa durante la settimana, però anche la presenza durante i 90'minuti di gioco, per il suo carisma, per scelte tecniche e tattiche, ha il suo peso. Non è ne facile ne piacevole gestire per dieci mesi questa situazione." 

Nonostante questo comunque per Caputi la favorita è sempre la Vecchia Signora: "In pole position per il titolo vinto, per gli acquisti fatti e per la forza generale metto la Juventus: ha il ruolo da squadra da battere. Dopo metto Napoli, Inter e Roma: poi il Milan"

Campionato che non vedrà al via giocatori come Lavezzi, Ibra e T.Silva: "E' chiaro che il nostro campionato perde giocatori di grande talento, però credo che grazie a scambi interni e ricerche di giovani talenti all'estero si possa compensare con un discorso in prospettiva: noi sappiamo che le nostre squadre non possono comprare i giocatori più importanti europei, però possono investire sui giovani e sui giocatori di prospettiva. Questo alla lungasarà un bene per noi. La cessione di Thiago Silva e Ibra? Se uno ha un castello e non se lo può mantenere, vende il castello e va a vivere in una villa..."

Capitolo mercato; si inizia dalla Juve: "Top player? è difficile da dirsi. Io comunque non ritego un top player Llorente: diciamo che Dzeko dei due potrebbe essere quello di maggiore affidamento e spessore. Non credo che ci sia tanta chiarezza in giro: aspettiamo comunque gli ultimi giorni, che sono quelli che possono portare delle sorprese. Credo che la Juve vada bene già così: è chiaro che per fare il salto di qualità in Europa servirebbe un attaccante di spessore, ma di spessore vero. Llorente non mi sembra così di spessore: preferisco tenermi Matri a questo punto."

Cassano-Pazzini, chi ci guadagna?: "A primo impatto mi viene da dire Milan visto che aveva bisogno di un attaccante con delle caratteristiche diverse da quelli che aveva: è un acquisto giusto per i rossoneri visto che mancava un attaccante d'area di rigore. Cassano per caratteristiche invece è simile ad altri giocatori già presenti all'Inter: però se sta bene e si mette a disposizione della squadra può essere un valore aggiunto. Dal punto di vista tecnico il Milan ha completato un reparto, mentre l'Inter l'ha allargato ulteriormente con Cassano."

In casa Milan però il sogno resta Kakà: "Ptrebbe arrivare, negli ultimi giorni di mercato però quando i prezzi scendono un pò, come è successo negli ultimi anni. Il Milan non può spedere tanto, ed è altrettanto vero che il Real si ritroverebbe sul groppone un giocatore che costa tanto e che non serve più di tanto alla causa madridista. Tirando un pò si potrebbe ottenere ciò che si vuole: da una parte l'acquisto, dall'altra la cessione. In ogni caso a prescindere dall'arrivo del brasiliano, se il Milan vuole restare ad alti livelli qualcosa sul mercato la deve prendere. I rossoneri hanno vinto tanto regalando grandi soddisfazioni ai tifosi oltre che a livello internazionale al Paese, ma questo credo che possa essere un anno di transizione. E' una squadra forte ma, rispetto alla Juventus, rispetto ad altre squadre e rispetto all'anno scorso, è più scarsa."

Elogi poi per Inter e Roma: "La Juve parte favorita, davanti al Napoli, squadra forte e con un gruppo già collaudato negli anni, e alle novità Roma e Inter: io metterei queste due squadre come due squadre da seguire con particolare attenzione. Saranno le guastafeste del campionato.  A me piacciono: hanno due allenatori molto diversi ma con idee molto interessanti. Sono due squadre sottovalutate ma che nascondono grandi potenzialità: l'Inter è una squadra con meno stelle ma con grandi prospettive  che può fare grandi cose specialmente se vince molte partite all'inizio. Lo stesso discorso vale per la Roma: ci sono grandi potenzialità a livello di gioco e di singoli che possono man mano far diventare più ambizioso il progetto. De Rossi? Ha scelto di rimanere alla Roma non ieri ma sei mesi fa: io in lui avrei lasciato la Roma solo per Real, Barca o United. Il City può vincere ma non è una squadra di grande tradizione. Per lui meglio la Roma visto che è di Roma, romanista e soprattutto simbolo di squadra e città."

Il giornalista punta forte poi sulla Fiorentina come squadra rivelazione del campionato: "A me piace tantissimo la Fiorentina. Mi piace il suo allenatore e credo che abbiano fatto una campagna acquisti intelligente: ha un centrocampo molto forte, che dipende comunque dalla disponibilità e dalla continuità di Aquilani: lui con Borja Valero e Pizarro forma un gran centrocampo. Penso che possano fare un'ottima stagione."

Umori diversi nell'altra parte della Capitale: se in casa Roma si sogna, alla Lazio regna lo scetticismo. " E' una squadra vecchia con un allenatore nuovo. Vecchia non di età ovviamente, ma è lo stesso gruppo da un pò di tempo: ha fatto molto bene fino all'anno scorso, quest'anno però è un'incognita. Ha delle ottime potenzialità ma mi sembra disorientata, un pò perchè  ha un allenatore nuovo che non conosce il campionato, un pò perchè non ha quegli stimoli che aveva negli anni passati. Vedremo sul campo comunque."

Italiane in Europa già spacciate?  "Intanto speriamo che stasera l'Udinese si porti avanti col lavoro e riesca a partecipare ai gironi: poi credo che per la Juve sia molto importante questo ritorno nell'Europa che conta e pensa che voglia farlo nel migliore dei modi. La gestione delle competizione in casa Juve sarà uno degli aspetti più interessanti della stagione visto che l'anno scorso ha potuto dedicarsi solo al campionato: sappiamo tutti quanto il doppio confronto logori mentalmente e fisicamente. La squadra è stata rafforzata: può far bene, ma dobbiamo essere realisti e sapere che le nostre squadre vengono dopo le big d'Europa.

La nuova Nazionale, giovane e spettacolare, entusiasma tutti: "A me piace tantissimo. Ho sempre apprezzato sin dall'inizio il lavoro di Prandelli perchè ha dato un qualcosa di nuovo alla nostra Nazionale: una Nazionale che finalmente è propositiva, fa il suo gioco e il suo calcio. E' giusto, pensando ai prossimi Mondiali, lavorare con dei giovani: l'Europeo ha dimostrato che in Italia ci sono dei buoni calciatori e dei giovani su cui vale la pena puntare."

Arbitri scarsi o squadre esagerate? la risposta di Caputi, in conclusione, è innovativa: "nè l'uno, nè l'altro. Gli arbitri sbagliano ma sono esseri umani e quindi continueranno a sbagliare. D'altra parte molte volte le reazioni a queste decisioni non sembre sono lucide e composte, però credo che il calcio abbia bisogno della tecnologia per evitare una serie di situazioni antipatiche che al giorno d'oggi appaiono anacronistiche. Credo che solo l'ottusità di chi governa il calcio impedisca a quest'ultimo di godere della tecnologia quanto meno in alcuni momenti codificati, visto che sarebbero di grande aiuto e porterebbero una maggiore serenità."

 

 

 

 

 

 

 

Luca Bonaccorso