FASSONE E MIRABELLI FALLISCONO IL PROGETTO MILAN


Il Milan è in crisi profonda.
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Milano, 18/12/2017 -


In Italia, come al solito, gli allenatori a volte pagano colpe che non sono da imputare completamente a loro. E’ il caso del Milan che ha esonerato Montella per dare la squadra a Gattuso. Stessa squadra, stessi pessimi risultati e diavolo che non decolla mai. Quest’estate, dopo una dispendiosissima campagna acquisti, il Milan era dato da tutti come il favorito numero uno per la conquista dello scudetto. Ma non si era tenuto conto delle incapacità di una società che, dopo avere investito una enorme quantità di quattrini, ha affidato le sue sorti a Fassone e Mirabelli che non si sono rivelati il massimo della buona conduzione gestionale tecnica e amministrativa. Quando in un’azienda calcio si crea confusione, i risultati non possono altro che essere negativi anche se hai in squadra fior di campioni strapagati. E’ un po’ come dire che il comando è deficitario di carisma e personalità. Tanto osannati in estate per i 10 nuovi acquisti sul mercato e per i 230 milioni di euro investiti, l’Amministratore Delegato Marco Fassone e il responsabile dell’area sportiva  Massimiliano Mirabelli designati dal Presidente Li Yonghong, hanno praticamente fallito il progetto iniziale che si basava soprattutto nell’entrare a far parte del novero delle squadre partecipanti alla Champions League del 2018-19, con il tentativo minimo di concorrere anche alla conquista dello scudetto. Niente di tutto questo, niente che possa far pensare alla costruzione di basi solide che potessero quantomeno far sperare al raggiungimento di tali risultati progettati fin dall’inizio. In casa Milan c’è stata tanta esteriorità! Troppo fumo e niente arrosto. E così alle scoppole hanno fatto seguito gli schiaffoni ricevuti con sorprendente regolarità, prima dal punto di vista tecnico con le numerose sconfitte in Campionato, e poi, come se non bastasse, s’è pure aggiunto il grave problema finanziario per avere superato 30 milioni di perdite non consentite dall’Uefa. E adesso il duo - Fassone – Mirabelli - viene considerato il vero artefice del fallimento rossonero. La tifoseria è in subbuglio, la squadra sembra incapace di reagire e l’allenatore davanti alle telecamere non può far altro che chiedere scusa per prestazioni opache e inconcludenti  come quelle contro la “fatal Verona”, in cui si è toccato il fondo e ancor di più. In un simile ambiente, Fassone e Mirabelli hanno deciso di relegare la squadra in un ritiro punitivo che non prevede neppure la rituale cena di Natale. Ma di questo stato di cose, non sono solo responsabili i giocatori e l’allenatore ma anche i due dirigenti in testa, che assieme al presidente cinese Li Yonghong compongono la nuova società Milan. A nostro parere, estromettere repentinamente Galliani dal Milan è stato un errore gravissimo. In fondo si poteva ereditare il suo operato con il sistema di affiancamento, attingendo l’esperienza di una figura che negli anni è stata capace di portare il Milan sul tetto del mondo.

Salvino Cavallaro

  

Salvino Cavallaro