Queste le prime parole, nuovamente da giocatore della Fiorentina, di Luca Toni: "Sono tornato in una città e in una società dove sono stato bene nonostante siano cambiate tante cose, compresi i campi di allenamento. Nonostante questo non mi sembra di essere stato via sei anni".
Il ritorno alla Fiorentina: "Avevo un contratto negli Emirati Arabi ma non era il calcio che mi aspettavo. Ho ancora voglia di giocare e fare bene. Ho voglia di sentir salire l'adrenalina e quando ho sentito che la Fiorentina cercava un attaccante ho seguito la vicenda Berbatov e devo dire che quando è saltato sono stato contento (ride, ndr). Quando c'è stata poi la possibilità concreta ho accettato perché se ho fatto quello che ho fatto lo devo a Firenze. Tornare in una piazza dove hai fatto bene non è mai semplice, ma io sono carico e felice. Non ho voluto neanche sapere i dettagli del contratto. Voglio solo pensare a giocare".
La mia condizione: "Sto lavorando dopo un periodo con il mio preparatore di Modena. Quando ti alleni da solo lo fai bene e lo staff della Fiorentina mi ha trovato in buona condizione. E' chiaro che mi manca il ritmo partita".
La Juventus: "Voglio fare bene anche al di là della Juventus. So come viene sentita la partita contro i bianconeri e quello che posso dire è che se giocherò aiuterò la squadra al 100%".
Cosa mi porto dietro della prima esperienza in viola: "Quando ero qua c'era un gruppo fantastico, giovane e con il quale stavi bene insieme. Anche il secondo anno nonostante la penalizzazione abbiamo raggiunto la Coppa Uefa. Eravamo una squadra forte e un gruppo fantastico. Una cosa che negli ultimi anni si è persa da quello che mi hanno detto. Già dai primi giorni qui si respira una nuova aria, simile a quella dei miei primi anni qui".
Il rapporto con ADV: "Con lui ci siamo sentiti spesso, ma non per il mercato... mi sembrava troppo... (ride, ndr). CI siamo rivisti poi qui".
Prandelli: "Ancora non l'ho sentito..."
Cosa non ha funzionato alla Juventus? "Se me ne sono andato qualcosa non ha funzionato sicuramente. E' arrivato un tecnico come Conte molto bravo. Un allenatore che ha fatto bene e inizialmente sembrava che rientrassi nei programmi, salvo poi cambiare idea. A quel punto ho deciso di cambiare aria".
Su Vincenzo Montella: "La prima cosa che mi ha chiesto è quanto pesavo... (ride, ndr). Montella è un tecnico che lavora molto con la palla e questo piace molto ai giocatori e a me questo è mancato tanto. Anche con il Catania ha fatto un buon calcio e con la Fiorentina non meritava di perdere neanche con il Napoli".
Rimpianti della prima avventura viola: "Nessuno. Sono stati due anni belli durante i quali ho raggiunto la zona Champions, la zona Uefa e ho vinto la Scarpa d'Oro. Per oggi dico che voglio togliermi delle soddisfazioni aiutando la squadra".
Prima il gruppo o le soddisfazioni personali: "Sono qua per mettermi in gioco e mi allenerò lo stesso per giocare dal primo minuto. Ho 35 anni ma vedendo quello che ha fatto Totti con la Roma si può capire che la voglia e le motivazioni contino tantissimo. Ero un uomo spogliatoio a 27 anni, figuriamoci ora. Scherzare con i compagni e fare gruppo è una cosa bella, soprattutto verso i giovani che sono arrivati da poco. Se poi giocherò un minuto, dieci o novanta darò sempre il massimo. Sarà il mister a decidere quando andrò in campo".
Sul rapporto con Diego Della Valle: "Non era con la squadra come Andrea. Lui lo abbiamo sempre visto meno".
La permanenza di Jovetic a Firenze: "L'ho visto carico e quando ci siamo fermati a parlare gli ho detto "Io ho giocato con i più forti, adesso devi dimostrarmi di essere quel livello". Detto questo l'ho visto bello carico. Io poi non vedo l'ora di allenarmi con lui. Vedendolo da fuori ha grandi colpi. In prospettiva futura se vale tutti i soldi di cui si parla vuole dire che li vale tutti".
Il Bayern Monaco: "E' stata la scelta giusta, quello è stato il club in cui sono riuscito a vincere subito".
Io in società dopo la fine della carriera: "Io adesso penso a giocare, ma visto il rapporto che ho con Andrea e con la Fiorentina finchè mi vorranno io starò qui".
Sul mercato viola: "E' stato un ottimo mercato con giocatori all'altezza e un tecnico che fa giocare bene la squadra. Viste le ultime
stagioni prima pensiamo alla salvezza, poi sono convinto che ci potremo togliere delle belle soddisfazioni".
I miei sei mesi a Roma: "Conoscevo i veterani dello spogliatoio. Mi sono ambientato bene e sono partito subito bene segnando anche un gol importante contro l'Inter. Non vincemmo lo scudetto per la sconfitta interna contro la Sampdoria. Da settimi a secondo è stata una bella cavalcata. Si era creata una bella armonia".
Sul furto di Ovrebo con il Bayern: "Non mi ha parlato di quello che è successo... (ride, ndr)"
Da bomber a centravanti per la squadra: "Beh con Jovetic che è già forte da solo se mi capita una palla buona la metto dentro... (ride, ndr)".
Quanto è importante l'armonia nello spogliatoio? "Molto soprattutto quando hai giocatori forti come Pizarro e tanti altri. Montella chiede cose precise ai giocatori e quando scendi in campo sai sempre quello che devi fare".
Il nuovo attacco azzurro per il Mondiale? "Difficile dirlo. Prandelli ha fatto un grande lavoro portando la Nazionale in finale dell'Europeo. Credo però che i prossimi siano i due anni decisivi anche per lui. Dovrà essere bravo a costruire una squadra forte per non disattendere le aspettative che i tifosi hanno dopo quello che si è visto nei mesi scorsi. Pazzini? Lo valuterà da oggi in poi costruendo una base e poi dipenderà da quello che offre il campionato".
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