IL CALCIO IN UNA DOMENICA DI POCA LUCE


La 22ma giornata di Serie A ha posto in analisi molti
quesiti. Innanzitutto la crisi della Roma e dell’Inter, il lento recupero del
Milan, le vittorie di Napoli e Juventus, cui si associano anche quelle dell’Atalanta,
della sorprendente Udinese, della Sampdoria, del Torino e del “disperato”
Verona che va a vincere a Firenze con un clamoroso 4 a 1. Roba da non credere! Ma
ciò che fa ancora discutere è il Var, o meglio la classe arbitrale che ultimamente
sembra non imbroccarne più una. Della serie “Chi l’ha visto”, infatti, c’è da
mettere in rilievo il gol regolare annullato al Crotone, il mancato
annullamento del gol di Cutrone segnato con il braccio alla Lazio, il mani in
area di Koulibaly giudicato involontario e il rigore generoso assegnato a
Callejon. Detto questo, dobbiamo anche parlare del non gioco espresso dalla
partita Chievo – Juventus. E’ vero che si è giocato a una sola porta, ed è pure
vero che il Chievo è rimasto in nove uomini per la giusta espulsione dell’ingenuo
Bastien e di Cacciatore, ma è anche vero che la Juventus è incappata in una
serata riprovevole sotto il profilo della logica del calcio ad alti livelli. Gioco
lento, sonnolento, noioso, con molti errori che non giustificano una Juventus
che lotta con il Napoli per conquistare lo scudetto. E poi le avete viste le
maglie della Vecchia Signora? Un verde marcio che non ricorda nulla della
storia bianconera e che per la sua bruttezza è stata perfettamente in linea con
la nebbiosa, noiosa e malinconica serata di un “non calcio” espresso nella
terra di Giulietta e Romeo. Il campanello d’allarme si è avvertito già contro
il Genoa, ma tutti pensavamo che fosse dovuto alla lunga sosta invernale.
Invece, sembra proprio che la Juve abbia perso la sua spiccata qualità di gioco,
magari non bellissimo ma sicuramente accettabile per la posizione che occupa.
Adesso pensiamo che Max Allegri abbia fatto fare ai suoi una preparazione più
pesante, proprio alla luce dei prossimi impegni di Champions e anche di Coppa Italia
e Campionato. Se così fosse, rimandiamo ancora il nostro giudizio attuale su
una Juve che non può certamente essere espresso con note positive. Intanto, il
Napoli di Sarri dopo avere incassato il gol del Bologna (a parte le sviste
arbitrali a suo favore) agguanta una vittoria che la riporta in testa alla
classifica. Il suo gioco divertente e brillante, diventato ormai leggenda
metropolitana al cospetto della mediocrità espressa dalle altre squadre, si
avvale adesso anche da certe situazioni fortunate che ne agevolano le vittorie.
C’è poi da evidenziare la crisi di una Roma, che perdendo in casa contro la
Sampdoria mette a nudo un lungo momento di confusione dovuto anche alle sirene
di calciomercato. E poi l’Inter di Spalletti che non smette di deludere,
soprattutto in virtù del fatto che in base al suo buon inizio di campionato
aveva fatto illudere addirittura in un piazzamento finale da podio. Ma, evidentemente,
i nerazzurri hanno semplicemente mascherato gli annosi problemi di carattere
tecnico, di mentalità e di organizzazione di squadra, che il nuovo tecnico
aveva quasi individuato ma non risolto completamente per mancanza di qualità a
centrocampo. Adesso, sembra che si stia definendo l’acquisto di Pastore dal PSG,
ma basterà per ritornare a vedere un’Inter all’altezza della sua fama? Vedremo!
Per il resto dobbiamo mettere in rilievo la rotonda vittoria del Toro contro il
Benevento, tuttavia, per quanto riguarda i granata del nuovo corso targato
Mazzarri, ci riserviamo prossimamente di dare dei giudizi più concreti.
Salvino
Cavallaro