IL PALLONE E LA SUA INSOSTENIBILE IPOCRISIA


Salvino Cavallaro giornalista iscritto all`Ordine Regionale del Piemonte. Nasce a Milazzo (Me) ma ormai da anni vive e lavora a Torino. Ha collaborato con le redazioni di Sprint & Sport, Piemonte Sportivo, Torino Sera, La Nuova Metropoli, Arte & Dintorni, Stadio Goal. Attualmente, scrive per il Palio dei Quartieri News di Torino e collabora con IlCalcio24. In questi ultimi anni ha scoperto il fascino discreto della letteratura ed ha pubblicato il libro Quello che ho scritto, pensato e pubblicatoe Tra interviste e altroedito da Progetto Immagine. Contatti: salvinocavallaro@libero.it
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24/08/2012 -

E chissà cosa dirà ancora Antonio Cassano nella sua prima conferenza stampa ufficiale da giocatore dell`Inter&. Forse che è interista fin da bambino? O forse che l`Inter sarà la sua squadra per tutta la vita? Che non c`è altra squadra al mondo più forte? O quale altra sciocchezza? Che il calcio non sia più, ormai da molti anni, avvezzo ai sentimenti, è cosa scontata. Tuttavia, non riteniamo serio sentire ancora castronerie che sanno di presa per i fondelli. Questo non lo accettiamo davvero! Milan a vita, se sbaglio sono da manicomio. Queste furono le dichiarazione del giocatore di Bari vecchia durante la prima conferenza stampa da giocatore del Milan. Senza volere fare una critica ad personam, ma più semplicemente volendo analizzare un malcostume diventato ormai d`importanza mediatica, ci preme riflettere su dichiarazioni che nel mondo del calcio ci appaiono francamente sempre più stucchevoli, d`insostenibile ipocrisia e prive di ogni senso logico. Quando noi giornalisti siamo convocati dagli uffici stampa delle società di calcio, corriamo a frotte per esplicare il nostro mestiere di comunicatori. E, di solito, all`inizio di ogni conferenza stampa, avvertiamo aleggiare nell`aria quel clima di banalità collettiva che ha normalmente la supremazia su quelle informazioni attendibili e serie tematiche che vorremmo sentire dire e che sono ben lontane da chi vuole informare l`opinione pubblica con correttezza. Manca la lealtà e il rispetto verso i tifosi i quali, abbindolati da dichiarazioni fasulle e populiste, s`infervorano in maniera sbagliata dimenticando che ciò che hanno sentito in quell`istante, sarà totalmente contrario a ciò che sentiranno magari sei mesi dopo. Allo stesso modo proviamo disagio quando un giocatore, dopo aver fatto gol, lo vediamo correre in maniera sfrenata sotto la curva baciando ripetutamente la maglia che veste in quel momento. No, signori calciatori. Risparmiateci davvero simili buffonate, perché la gente non va presa in giro, perché i tifosi non sono degli strumenti alla vostra mercé, perché chi lavora come noi, non può essere considerato un mezzo per comunicare fandonie e astrusità. E non lamentatevi quando la gente si sente tradita e amareggiata nel caso in cui, voi che siete interpreti del pallone nostrano, passate dal Milan all`Inter, dal Toro alla Juve, dal Genoa alla Sampdoria, dalla Roma alla Lazio e viceversa. No, non lamentatevi proprio. Abbiate il coraggio delle vostre azioni e, soprattutto, contate fino a dieci prima di farci scrivere immonde castronerie che non stanno né in cielo né in terra. E` una questione di correttezza e di etica professionale dalla quale non potete esimervi, nonostante la vostra ricchezza e il vostro vivere da nababbi. Noi che siamo al seguito del mondo del calcio, vi esortiamo a non usarci in maniera impropria. Convocateci in conferenza stampa per comunicare notizie serie e noi faremo di tutto per utilizzare la nostra penna in maniera corretta, proprio come prevede la deontologia giornalistica. Per questo, non occorre guadagnare tanti milioni di euro al mese. La correttezza e l`attenzione delle cose che si dicono ufficialmente, sono una fonte di ricchezza interiore! 

Salvino Cavallaro


Salvino Cavallaro