INTER, QUALCOSA LÀ DIETRO NON VA


Troppi gol subiti e troppe insicurezze
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04/09/2012 -

Si ok, ancora è presto per tracciare dei bilanci, ma qualcosina già all'Inter di Stramaccioni si può appuntare. La gara con la Roma, ma prima ancora quelle con Hajduk e Vaslui, hanno messo infatti in mostra delle grosse lacune difensive, specialmente nelle gare casalinghe, dove la squadra deve fare la partita e quindi esporsi maggiormante ai contropiedi avversari. Il processo di svecchiamento insomma sta subendo qualche intoppo: si ok, manca Handanovic, ma di Castellazzi non ci si può proprio lamentare. Ranocchia e Silvestre di testa sono ottimi, ma presi in velocità soffrono, specie l'azzurro: l'argentino invece ha bisogno di qualche settimana per entrare in forma e questa pausa sembra cadere a pennello. D'altro canto, aspettando Chivu, Samuel e Juan Jesus, ai poli opposti per età e quindi affidabilità, non sembrano esattamente pronti. Anche sulla fascia comunque i problemi ci sono: Jonathan ha gamba e passo, ma spesso e volentieri si dimentica di coprire. Al suo posto Zanetti almeno per ora sembra la soluzione migliore: dall'altro lato invece Nagatomo, nonostante la grande velocità di cui dispone, spesso e volentieri viene bruciato dagli avversari, per poi andare in confusione come domenica. C'è da aggiungere poi che comunque il centrocampo non fa un filtro esagerato: meglio quando c'è Zanetti a centrocampo, peggio con Gargano, malissimo con Pereira. Col capitano a protezione di Jonathan e a correre ovunque la squadra sembra avere un equilibrio: con l'ex Napoli invece, uomo di tecnica ma non esagerata corsa la squadra fatica eccome. L'esperimento Pereira, utilizzato per raddoppiare la forza sulla fascia e limitare i giallorossi invece domenica ha avuto l'esito opposto, ossia quello di lasciare praterie nella zona centrale dove Totti ha potuto fare quello che voleva in maniera devastante. Guarin è fantastico, ma non si può triplicare. In attacco poi non c'è bisogno  di riflessioni: Cassano non torna, Palacio si.

Adesso, via i nazionali, Strama ha due settimane di tempo x pensare ad una difesa solida e meno ballerina rispetto a quella vista con la Roma, oltre che far tornare San Siro un fortino casalingo, anzichè un handicap.

Luca Bonaccorso