INTER, JUAN JESUS: «UN SOGNO GIOCARE CON LUCIO. ALL`INTER PER 20 ANNI»


"Oltre al centrale posso fare anche il terzino"
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13/02/2012 -

Il difensore Juan Jesus, arrivato all'Inter dall'Internacional di Porto Alegre dopo una lunga trattativa, ha rilasciato un'intervista in merito al  momento che sta vivendo e al futuro.

 Juan Jesus vuole fare coppia con Lucio come l'omonimo Juan della Roma nella Seleçao? "E' ovvio che ho immaginato questa possibilità, impossibile non farlo. Si parlava continuamente di questa coppia Lucio-Juan, solo che adesso cambia Juan. Me lo dicevano sempre quando giocavo nelle varie Under del Brasile. Scherzavo col magazziniere della Seleçao, Barreto: 'Non avro bisogno di mandare le maglie per te, il materiale di Juan è già pronto'. Lo diceva continuamente, rideva e lo diceva a tutti gli altri. Urlava che aveva una valanga di maglie già pronte col nome Juan e non c'era neanche bisogno di cambiarle".

Arrivare all'Inter però è un sogno che si sta realizzando solo adesso, dunque non correre troppo è fondamentale: "Poter arrivare qui all'Inter è stata veramente un'esperienza incredibile. Sono partito per l'Italia per firmare il contratto, e da buon amico di Coutinho quale sono siamo andati al cinema anche con Lucio e le rispettive compagne. Quindi ho conosciuto bene Lucio, una persona molto umile e simpatica. Giocare con lui sarà un onore per me - aggiunge Juan -, mi aiuterà a crescere come calciatore e come uomo. E' un esempio totale, è il capitano della Seleçao...".

I paragoni con Lucio sono dettati dall'altezza, Juan è alto 1.85, solo 3 centimetri meno del veterano 33enne, ma anche dalla capacità di lanciarsi in avanti palla al piede: "E' vero, mi piace lanciarmi in avanti col pallone. Per cui se c'è lo spazio lo aggredisco. Ovviamente il tutto con intelligenza, se la partita è in bilico o è delicata, rimango in difesa", afferma sorridendo per la gioia di Ranieri. "Magari se beccano me o Lucio che ci lanciamo in attacco, dovremo piazzare un cartello: 'La difesa torna subito' (ride, ndr). Scherzi a parte, è importante per me imparare a leggere bene il gioco, perché il calcio italiano è molto differente da quello brasiliano. In ogni modo sarà un'esperienza interessante, nella quale darò tutto per crescere tanto anche grazie all'aiuto di Lucio".

Il prestito al Novara è stato scongiurato, Juan è rimasto da subito all'Inter: "Una volta passati gli esami, il dottore mi ha assicurato che sarei rimasto all'Inter. Per cui mi hanno dato ordine di mettermi subito al lavoro, essendo in rosa potrei giocare in qualsiasi momento. Incluso il giorno 22 di febbraio contro l'OM in Champions, essendo in lista". L'occasione di entrare a far parte di una difesa quasi tutta brasiliana con J. Cesar e Maicon oltre a Lucio esalta Juan: "Come chiunque arrivi in un nuovo club, anch'io vorrei giocare. Se per esempio Samuel sarà fuori oppure sarà squalificato per una partita, perché non sostituirlo? In Italia si gioca con la difesa a quattro, per cui posso fare anche il terzino. Anche perché in Italia i laterali non spingono tantissimo come in Brasile".

Juan tra Seleçao, Olimpiadi e l'Inter sta iniziando a diventare una colonna. E qui scatta il retroscena che il difensore svela: "Nel momento in cui mi hanno presentato il progetto, mi hanno detto che visto che sono forte e veloce, sperano che io faccia bene all'Inter e resti quanto Javier Zanetti, per una ventina d'anni (ride, ndr). Mi sento nei videogiochi quando penso ai titoli che possiamo vincere nei prossimi anni: Serie A, Champions, tanto altro... mi frego le mani, roba fantastica!". (Fifa.com)

IlCalcio24 Redazione