MILAZZO, ALTRE TRE PARTITE E FINIRÀ IL TORMENTONE


Un dignitoso pareggio contro il Mantova
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23/04/2013 -

Un dignitoso pareggio contro il Mantova saluta la penultima gara casalinga del Milazzo. Questa partita, inutile per la classifica di entrambe le società, è stata però un’ottima vetrina per  la nostra città agli occhi dei lombardi giunti in discreto numero al seguito della squadra virgiliana. Dopo la scoperta di alcuni fax destinati alle società,che dovevano venire in trasferta a Milazzo,per alloggiare in un hotel della provincia, questa volta siamo riusciti ad ospitare,chissà come mai, la squadra ospite in un albergo cittadino. Cosicchè i tifosi del Mantova si sono divertiti con un bagno favoloso nelle acque del mar di ponente,che certamente sarà un ottimo biglietto da visita per la città mamertina in quel di Mantova. Viene rabbia a pensare quante occasioni perse ci sono state con tutte le squadre,che sono andate ad alloggiare inspiegabilmente (ma noi siamo riusciti a scoprire cosa c’era dietro) in un albergo abbastanza distante da Milazzo,sempre lo stesso guarda caso. Mah! Terminal Sport ha scoperto l’inganno,ma tocca ad altri, che si dovrebbero curare del rilancio turistico della nostra città,fare le dovute considerazioni e prendere gli opportuni provvedimenti.Vedremo se anche questo peserà,quando a fine campionato si dovrà decidere sulle sorti di questa squadra. Scompariremo? Continueremo in serie D? Saremo ripescati dopo aver risanato i conti? Boh! Nessuno è in grado in questo momento di prevedere il destino delle aquile rossoblu. Molto dipenderà dalla volontà di proseguire a Messina dei Lo Monaco. Se fosse vero che la società giallorossa ha ancora debiti sul groppone  (ottocentomila euro il deficit di bilancio  del campionato precedente e,stimiamo,almeno duecentomila euro quelli di quest’anno,per cui saremmo ad un milione di euro di debiti da onorare), prevediamo una dichiarazione di abbandono da parte dei Lo Monaco della squadra peloritana ed una messa in vendita al miglior offerente,nonostante i dieci mila spettatori di domenica(a proposito ma, se la capienza del San Filippo è di settemila spettatori,qualcuno bleffa: il giornalista che ci vedeva doppio o la società, che ha venduto più biglietti di quanti ne potesse contenere lo stadio?). In questo caso il Milazzo potrebbe rimanere nelle mani di chi lo ha gestito finora con alterne fortune. Altrimenti dobbiamo aspettarci di tutto: vendita,scomparsa,prosecuzione con una squadra di giovanissimi e così via. Questo tormentone durerà ancora per tre settimane e poi cominceremo ad avere le idee più chiare. Intanto nella vicina Barcellona sembra fatto apposta ma nella domenica,in cui il Sacro Cuore viene escluso ufficialmente dalla disputa dei paly-off,si festeggia la promozione dell’Igea Virtus in Eccellenza. Per la squadra barcellonese è la seconda promozione consecutiva con lo stesso gruppo del campionato di 1^ categoria: un impresa senza precedenti colta al 97’ a spese del Rocca di Caprileone. Una società modello,che in economia senza folli spese ha conquistato un successo impensabile all’inizio del campionato .Evidentemente ci sono le competenze giuste,si premia il vivaio locale e le scelte tecniche sono affidate a persone serie ed esperte del calcio. A questo successo va ad aggiungersi il posto nei play-off della Nuova Igea di Lorenzo Alacqua,che, al primo anno di un campionato difficile come quello di Eccellenza,andrà a disputarsi con il Due Torri di Camarda e Guido,milazzesi anche loro, l’accesso alla serie D o perlomeno alle successive semifinali con le altre squadre dei gironi meridionali. Da milazzesi non dovremmo esaltare più di tanto il calcio dei cugini barcellonesi,ma da loro,sarebbe stupido,non apprendere la lezione! Il calcio a Milazzo deve imparare da questi signori come si possono raggiungere determinati obiettivi senza grandi risorse  a disposizione,ma badando soprattutto all’organizzazione ,alla serietà  e ,per ultimo, alla competenza,Se non ci sono questi presupposti,i risultati non arrivano e i ragazzi vanno via,richiesti da altre società più previggenti di quelle nostre.
Ma non è solo il calcio che nella vicina Barcellona ci dà lezioni,il basket è diventato il simbolo di quella città.Ha un palazzetto dello sport,che è un gioiello; ha uno sponsor,che conosciamo tutti,ricco di entusiasmo oltre che di soldi,ha un pubblico impazzito che si sta preparando alla serie A .Cosa c’è a Milazzo? Una squadra vincente in serie D,che però gioca a Spadafora e non si sa ,se dovesse salire nella serie C di basket,dove andrà a disputare le partite in casa! Alla fine i migliori ragazzi del basket milazzese vanno a giocare,se dimostrano le qualità,a Barcellona  o a Messina ,per cui funzioniamo da serbatoi di giovani talenti per altre società. Direi che è veramente avvilente.
L’unico caso di fusione nello sport fra le città di Milazzo e Barcellona lo troviamo nel rugby e dobbiamo riconoscere che l’esperimento funziona che è una meraviglia. Infatti le Aquile del Tirreno hanno  pareggiato domenica scorsa la prima partita di play-off contro il Latina con il risultato di 8-8, ma con un arbitraggio più equilibrato l’incontro avrebbe avuto un’altra piega. Comunque il discorso per l’accesso alla serie B rimane aperto al ritorno fra una settimana,dove con un po’ di fortuna le Aquile del Tirreno potrebbero sbancare la città laziale.
Infine non ci possiamo esimere dal ricordare l’impresa,questa si che è un’impresa,del milazzese Antonio Trio,che nel salto triplo ha superato il limite per l’accesso agli Europei under 23 di atletica leggera,che si disputeranno a Tampere in Finlandia nel prossimo Luglio. Il ragazzo,già insignito del premio Terminal Sport nonché nominato miglior sportivo milazzese dell’anno per il 2011,ha saltato m. 15,73 ma prima aveva saltato per ben 4 volte oltre i 15 metri. Antonio,allievo di Franco Ripa,adesso si allena per tre volte la settimana con Michele Basile a Palermo alla Favorita .Il tecnico palermitano è l’allenatore dell’azzurra Simona La Mantia. L’atleta milazzese di Santo Pietro ha anche avvicinato il primato regionale Promesse,che è di m. 15,86. Terminal Sport ha sponsorizzato Antonio Trio nei primi anni della sua prestigiosa carriera, perché ha creduto in lui e perché ha sempre avuto un debole per lo sport dell’atletica,lo sport principe. Conosciamo la madre di Antonio,una caposala veramente in gamba,che ha deciso di iniziare una protesta  perché Milazzo abbia una pista di atletica. Non è giusto insomma che un ragazzo con una dote naturale per questo sport debba inizialmente,come faceva Antonio, saltare la cancellata dell’Industriale e  di nascosto per allenarsi per poi emigrare al Nord (anche se lui è stato fortunato visto che ha trovato a Palermo un tecnico bravo che lo segue) a conseguire quei risultati ,che premiano i suoi sacrifici ,che sono sempre più grandi di quelli degli altri atleti perché fatti da chi una pista di atletica la vedeva fino a poco tempo fa solo in televisione. Abbiamo sentito Antonio al telefono per fargli gli auguri e lui ci ha promesso una medaglia agli Europei,ma ci ha aggiunto anche che rinuncerebbe alla medaglia se in cambio gli arrivasse la  promessa di una pista di atletica nella sua città.Non sarebbe la prima volta del resto che sulla spinta delle imprese di un atleta (vedi la Sidoti a Patti) la città si regali una bellissima pista moderna di atletica leggera. Sperare non costa nulla del resto!!!
                                                                  

 Attilio Andriolo

IlCalcio24 Redazione