Il tecnico dell'Inter, Claudio Ranieri, parla in conferenza stampa alla vigilia del match col Catania. "Per vincere dobbiamo far gol e noi ultimamente non stiamo riuscendo a segnare. Occhio, perché loro viaggiano sulle ali dell'entusiasmo e sono usciti dalle sabbie mobili del fondo classifica".

Su schemi e certezze. "Col 4-4-2 abbiamo fatto 7 vittorie di fila, ma era uno schema mascherato perché Coutinho e Alvarez non sono esterni puri. Tranne che con il Napoli, abbiamo sempre giocato; a Marsiglia abbiamo avuto tante occasioni da gol... Non dipende dal sistema di gioco, ma da quel che possono fare i giocatori. Bisogna trovare il punto giusto a questa squadra".

Su Sneijder. "Deve giocare dietro ad una o due punte e lì deve essere libero di inventare il suo calcio. Dire che è un problema non è esatto, diciamo che non è nel suo anno migliore. Non è un problema, ma va gestito in una certa maniera".

Sulla crisi. "I problemi vanno superati, la fiducia è importante. I problemi ci sono, altrimenti non avrebbero cambiato tecnico. Però era peggio quando sono arrivato, anche se ora non riusciamo a vincere e solo con l'aiuto di tutti, società, giocatori e pubblico, possiamo uscirne. I tifosi hanno fischiato, è vero, ma ci stanno comunque spronando".

Su giovani e senatori. "Guardo all'esperienza, sì, ma non sempre alla carta d'identità. Voglio creare problemi agli avversari e quest'anno abbiamo 11 vittorie ed 11 sconfitte e di quest'ultime non le meritiamo certo tutte".

Su Forlan. "Deve sbloccarsi, ha tanta voglia, la sua situazione è simile a quella di Milito".

Sui problemi realizzativi. "C'è poca determinazione; c'è un po' di sfortuna; c'è poca serenità, che dobbiamo ritrovare, e dobbiamo essere più forti di tutto. Ecco i tre problemi che credo ci siano per i pochi gol fatti ultimamente".