ROMA, BALDINI: «VOGLIONO DESTABILIZZARCI. NON ME NE ANDRÒ»


Roma Baldini
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Roma, 03/10/2012 -

Una conferenza stampa organizzata a sorpresa, dove il direttore generale del club giallorosso, Franco Baldini, vuole chiarire molti punti riguardanti quel che sarà. "Sembra rituale dover venire qua ogni due-tre mesi: stiamo parlando di una libera interpretazione di pensieri non della società. Sono stato scelto dalla proprietà americana per fare un lavoro, per rendere il prima possibile competitiva questa squadra, nel tempo. Vogliamo rendere la Roma competitiva in futuro, senza che questo debba far incorrere in rischi di fallimento o problemi finanziari. Un investimento importante per avere risultati nel tempo. Tutto questo viene destabilizzato dalle voci su di me e sugli altri componenti: per me è umiliante. Ho detto che sarei rimasto a Roma finché non avessi completato questo percorso e la società ogni giorno mi ribadisce la fiducia. Ogni giorno dobbiamo chiarire, verificare, stabilire, che la proprietà è solida e non recede dal suo percorso a cui non rinuncerà. Non va via nessuno, abbiamo un debito di riconoscenza verso chi ci ha scelti. E' mortificante anche dover ribadire che non ho dissapori e screzi con chi mi circonda. Anzi: c'è un'amiciza forte, quasi esagerata. Nè Fenucci, nè Baldissoni, nè Sabatini, hanno tra di loro e con me problemi che non siano quelli del quotidiano confrontarsi".

Ancora sul futuro. "Faccio questi discorsi perché sono costretto a farlo. Una persona ha come patrimonio la sua faccia e quella si deteriora, oltre alla propria parola. E' un bene che non vorrei tradire, mi permette di avere una libertà che altrimenti non potrei avere. Ci saremmo aspettati che testate serie verificassero con più accuratezza le proprie notizie: tutto quello che è stato detto è falso, finché avrò forza per farlo, sarò qui a difendere Roma e la Roma".

Sulla crisi. "Diciamo tutto ed il contrario di tutto, anche se con la Juventus abbiamo avuto difficoltà forti, che sono partite dalla testa. Ieri c'è stata una riunione dove, contrariamente a quello che è stato riportato oggi, non c'è stata certo una caccia alla talpa ma dove ho cercato di stimolare il lavoro di tutti".

Su Zeman e sui giocatori che non seguono il tecnico. "Dovremmo avere sempre fede nelle cose che facciamo. I risultati hanno sottolineato sì le nostre fragilità ma anche le nostre qualità. Contro la Juventus sono state minate alcune nostre convinzioni, come già contro Sampdoria e Bologna".

Su una squadra forse sopravvalutata. "Sabatini ha voluto provocare una reazione nei giocatori, per far aver loro consapevolezza".

Un messaggio ai tifosi. "Siamo una squadra competitiva: gli incidenti di percorso ci stanno, a noi fanno malissimo, ma devono aver fiducia. Non ci fermeremo, abbiamo obiettivi precisi e presto questi saranno possibili. Quello con Luis Enrique e quello con Zeman sono lo stesso progetto con interpreti diversi".

Sui giovani. "L'età media a Torino era ventiquattro anni, se siamo vecchi noi non so cosa siano gli altri".

Sugli obiettivi stagionali. "Vogliamo un posto in Champions League. Differenze tra noi e la Juve? Qualitativamente è migliore di noi e anche a livello di ferocia. Se un tossicodipendente si fa tutti i giorni, una volta che non si fa, arriva a rubare pur di farsi. Noi dobbiamo andare in astinenza da vittoria con la Juventus".

Sul progetto americano. "Non è ben voluto, è il dubbio che mi fa rosicare. Avremmo dovuto scendere a patti, forse, ma non rientra nel mio modo di essere. Mi sono confrontato con gli americani ed erano d'accordo con me. C'è volontà di destabilizzare l'ambiente, la mia colpa è non saper accettare 'i patti' con emittenti e testate giornalistiche".

Sui perché della conferenza. "C'è volontà di destabilizzare l'ambiente, lo ripeto, da parte di qualcuno. Non faccio nomi, però".

Ancora sulle colpe dei giornalisti e sulle colpe di Baldini. "Ad aprile ho parlato di giocatori sopravvalutati, anche e soprattutto dal punto di vista caratteriale. Quella di sabato di Sabatini è arrivata per stimolare, non per criticare. Responabilità nostre? Le sottolineate ogni giorno... A fine anni faremo i conti ma non siamo scarsi".

IlCalcio24 Redazione