Lo confesso: mi sono chiesto mille volte perché Conte insistesse con lui, sempre lontano dal gol e soltanto copia sbiadita del goleador di un paio d'anni fa. Non sapevo che era tutto scritto. Sì, era scritto nel firmamento di Eupalla che Marco Borriello si svegliasse proprio nel giorno più difficile. Quello in cui gli attacchi della Juve cozzano contro il muro di un Cesena coriaceo e serve un colpo da biliardo per schiodare il risultato a occhiali. Allora ci pensa lui a mettere alle spalle di Antonioli la palla che vale mezzo scudetto. Perché mantiene il Milan a tre punti dalla Signora e consente a Del Piero e compagni di continuare a volare. Da gennaio a ora l'attesa è stata lunga. Ma i tifosi bianconeri sanno che ne è valsa la pena.