Inter, Juve
e Lazio sono le papabili alla vittoria finale.
Finito lo stop per le vacanze di Natale, il
campionato di calcio di Serie A riapre i battenti di un pallone che ha ripreso
a far vivere i palpiti ansiosi ai suoi tifosi, impazienti com’erano di continuare
a vivere il fine settimana all’insegna della sfrenata passione calcistica. Si è
cominciato a giocare domenica 5 gennaio con Brescia – Lazio, una partita che ha visto la squadra di Inzaghi
vincere 2 a 1 un incontro che ha confermato lo stato di salute dei
biancocelesti i quali aspirano ad essere il terzo incomodo per la lotta
scudetto, proponendosi anche per entrare a far parte delle squadre che
parteciperanno alla prossima Champions League. Nel pomeriggio anche il Genoa
del nuovo allenatore Davide Nicola
ha superato il Sassuolo con il risultato di 2 a 1. Il cuore del Genoa si è
imposto all’ordine tattico e alla piacevolezza delle trame di gioco di un
Sassuolo che ha subito non pochi errori arbitrali, i quali ne hanno decretato
la sconfitta. Un match che ha riproposto l’importanza di dare maggiore credito
al Var, piuttosto che all’arbitro in campo. C’è stata poi Spal – Verona, una gara vinta per 2 a 0 dagli scaligeri che hanno
sfruttato l’ottimo momento di forma già palesato sul finire del vecchio anno
2019. Male la Spal di Semplici che con questa sconfitta si è ritrovata ad
essere fanalino di coda della classifica. La serata della 18ma giornata di
Serie A è terminata con la partita Roma –
Torino, un incontro che ha visto vincere meritatamente i granata per 2 a 0,
ribaltando un pronostico che alla vigilia li dava sconfitti. Così, ad una Roma
che evidentemente ha risentito non poco dell’imminente cambio al vertice della
proprietà, ha fatto eco un Torino che Mazzarri ha preparato nella
consapevolezza di non avere altra scelta che vincere e convincere, anche per
attenuare in qualche modo gli intensi venti di contestazione che spirano tra i
tifosi di casa Toro. In realtà possiamo dire che Belotti (autore della doppietta) e Sirigu (sempre formidabili le sue parate) sono stati gli eccellenti
interpreti di un Toro che non brilla per gioco corale, ma che spesso si rifugia
nella forza del suo capitano per togliere le castagne dal fuoco. Detto questo,
passiamo all’Epifania calcistica che è partita all’ora di pranzo con il derby
dell’Appennino Bologna – Fiorentina finita
1 a 1. La viola del nuovo tecnico Iachini, è andata in vantaggio con un
bellissimo gol di Benassi, ed ha condotto una gara accorta e attenta a portare
a casa l’intera posta in palio. Tuttavia, allo scadere della gara ha subito il
pareggio ad opera di Orsolini, il quale si è inventato un eurogol da palla
inattiva, posta in una posizione defilata della destra dell’area viola. Dunque,
è sostanzialmente giusto il risultato finale. C’è poi da commentare un Atalanta – Parma, il cui risultato di 5
a 0 non fa altro che dare splendore assoluto alla Dea di Gasperini, una
squadra in forma, bella da gustare e, soprattutto, capace di finire la sua
ultima partita dello scorso anno con lo stesso punteggio contro il Milan. 10
gol in due partite! Onestamente abbiamo esaurito tutti gli aggettivi superlativi,
per questa interprete del calcio spettacolo di casa nostra. Milan – Sampdoria è finita 0 a 0. Ibra, Ibra e sempre Ibra. E’ stato l’urlo
a San Siro del popolo rossonero, ma lo svedese entrato in campo nel secondo
tempo non ha fatto il miracolo sperato. La squadra di Pioli si arrovella in
problemi che vanno oltre l’apporto del possibile beneficio di un campione
38enne, che secondo il nostro parere resta positivo sotto l’aspetto commerciale
con riferimento al marketing e di entusiasmo per i tifosi del Milan, piuttosto
che per un reale fatto di positività in campo tecnico per la squadra stessa.
Ottimo il punto conquistato da Ranieri, con una Sampdoria che ha addirittura
sfiorato la vittoria. Pregevole poi la vittoria dell’Udinese che ha superato il
Lecce allo stadio di Via del Mare per 1 a 0. Anche qui ci sono state delle recriminazioni
leccesi sulle decisioni arbitrali contestate dall’allenatore Liverani. Ma la
sostanza dice che i bianconeri friulani hanno conquistato tre punti d’oro per
la loro classifica.
E dulcis in
fundo, veniamo alle due ultime gare di questa 18esima giornata di Serie A.
Partiamo con Juventus – Cagliari, 4 a 0 – Tripletta di
Ronaldo e gol di Higuain-
La partita è finita con tre gol di CR7 e uno di
Higuain. Un 4 a 0 che maschera le solite incertezza della squadra di Sarri, la
quale ha l’alibi di essere ancora un cantiere in fase di ultimazione di quell’opera
che si chiama: “Fluidità di manovra e Continuità”.
Nel primo tempo, infatti, la Juve ha sì dimostrato grande spinta in avanti con
evidente voglia di pressare e chiudere l’avversario nella propria zona
difensiva, ma ha rischiato più di una volta di subire le ripartenze di un
Cagliari che, a onor del vero, sembra aver perso la brillantezza di gioco di
qualche settimana fa. Poi, nel secondo tempo, causa un banale errore della
difesa cagliaritana, la Juve è andata in vantaggio con Cristiano Ronaldo, il quale non si è fatto sfuggire l’invito così
godereccio. Da qui in avanti la Juve è uscita alla grande con trame di gioco
eccellenti che effettivamente hanno dato splendore al quel gioco tanto sperato
in casa juventina e che si tramuta nel vincere, convincere e divertire
divertendosi. Ma, per arrivare a questo nell’arco degli oltre 90 minuti di
gioco, Sarri deve ancora lavorare molto sui meccanismi di centrocampo, dove si
esalta molto la costruzione del gioco a discapito dell’interdizione in appoggio
alla difesa. E’ l’equilibrio non ancora trovato tra i vari momenti di possesso
e non possesso palla, che vanno disciplinati per evitare di prendere troppi gol
che si potrebbero evitare. Ottimo Demiral,
non troppo convinto Ramsey e Rabiot ancora alla ricerca di capire
cosa vuole Sarri da lui. Eccellente Cuadrado
che deve essere sfruttato più da esterno d’attacco, mettendo alle sue spalle un
terzino di ruolo. Matuidi non è
ancora il giocatore ammirato l’anno scorso e Alex Sandro soffre più del previsto il compito di involarsi sulla
fascia sinistra, per poi ritornare a coprire il ruolo di difensore. Vedremo
cosa accadrà in seguito. Una cosa è certa, la Juve lotterà fino alla fine per
vincere lo scudetto e lo farà in dirittura finale assieme a Inter e Lazio.
Napoli –
Inter, 1 a 3 – doppietta di Lukaku e gol di Lautaro Martinez
Continua il testa a testa di classifica dell’Inter
con la Juve. Per far questo la squadra di Conte
doveva vincere e l’ha fatto nella gara del San Paolo contro un Napoli che è
la pessima copia di quello che è stato lo scorso campionato. La squadra di Ringhio Gattuso ha fatto quello che ha
potuto al cospetto di una squadra come l’Inter che quest’anno pressa alto l’avversario,
forte dei suoi due attaccanti Lukaku
e Lautaro Martinez, sempre pronti a
sfruttare tutte le occasioni offerte dal proprio centrocampo e dagli esterni.
La squadra di Antonio Conte è
cinica, sicura di sé e convinta di rendere difficile la strada a una Juve che
vede ancor di più come un avversario ostico da battere a tutti i costi. Tutto
questo, fermo restando della consapevolezza di non essere ancora allo stesso
livello della squadra di Sarri, ma che attraverso il lavoro, la grinta, la
convinzione e la determinazione, sia possibile accorciare questo gap tecnico e
di rosa allargata che vanta la Juve. Dunque, assisteremo sicuramente a un bel
campionato e a domeniche da gustare intensamente nella consapevolezza di vedere
fino alla fine Juve e Inter appaiate, con l’incomodo della Lazio e il probabile
disturbo di un’Atalanta che si farà valere anche in Champions.
Salvino
Cavallaro
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