COPPA ITALIA, ATALANTA – JUVENTUS OLTRE LA NEBBIA.


Avevamo criticato la Juve vista contro il
Genoa e a Verona contro il Chievo. Ma la Vecchia Signora ci ha prontamente
smentito sfoderando una partita maiuscola in Coppa Italia. Di questi tempi
giocare contro l’Atalanta non è facile per nessuno, eppure la Juventus
supportata dalla suprema prestazione di Higuain
e Buffon ha vinto ritrovando il gioco
e quel giro palla veloce che è capace di sfiancare l’avversario. E neanche la
fitta coltre di nebbia che ha avvolto lo Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo in
una serata carica di umidità, è stata in grado di scoraggiare i contendenti in
campo che si sono affrontati in una importante partita di semifinale. Higuain è
apparso tonico e in salute, con il pregio di un continuo movimento che gli fa segnare
il gol della vittoria, ma anche di offrire raffinati suggerimenti in attacco
dopo aver conquistato palla a centrocampo. E’ stato sicuramente il miglior
Higuain visto in stagione, segno che l’argentino si sta preparando bene per gli
impegni della Juventus, ma anche in funzione dei prossimi mondiali di calcio
cui tiene particolarmente. E poi Gigi
Buffon che ha parato un rigore a Papu Gomez e poi sfoderato alcune parate
del suo repertorio, che hanno salvato la porta della Juventus da un eventuale
pareggio degli orobici. Nel primo tempo si è vista una sola squadra: la
Juventus, che ha saputo pressare alto riducendo al minimo la fonte di gioco dei
padroni di casa i quali, sorpresi dalla vitalità dei bianconeri che hanno
subito fatto gol al 3’ con il pipita, hanno poi sbagliato il rigore battuto da
Gomez per merito di un Gigi Buffon in stato di grazia. Nel secondo tempo la
squadra di Gasperini si è organizzata meglio e a tratti si è rivista la squadra
pimpante e ostica che già conosciamo, anche se soltanto nel finale ha saputo
realmente impensierire Buffon che si è superato respingendo un tiro gol in una
furibonda mischia in area di rigore. Dunque, la Juventus si è aggiudicata la
prima semifinale di Coppa Italia e in attesa della partita di ritorno che si
giocherà a Torino il 28 febbraio, può dire di aver ritrovato l’armonia di gioco
che si è materializzata nella fluidità di verticalizzazioni e di passaggi
precisi che hanno messo in crisi gli avversari. E’ una Juventus che per certi
aspetti ci ha meravigliato positivamente, anche per l’attenzione e la qualità
nel sapersi disporre bene in fase di non possesso palla. Ottimo Khedira (anche
lui ha ritrovato il passo giusto) Pjanic (infaticabile in fase di regia e di
interdizione) Matuidi (un furetto che non s’arrende mai, se prima non carpisce
la palla all’avversario) e poi il solito Mario Mandzukic un po’ affaticato, poco
appariscente, ma sempre pronto a dare una mano in difesa, a centrocampo e in
attacco. E’ l’uomo inventato da Max Allegri, al quale dobbiamo dare atto di
avere costruito un calciatore polivalente che da ex centravanti puro è
diventato centrocampista, difensore e anche attaccante che funge da spartiacque
per l’inserimento dei centrocampisti. Insomma, ci sembra di poter dire che la
Juve è ritornata ad essere la Vecchia Signora che tutti conosciamo, forse poco
bella (se non a tratti) ma sicuramente cinica nella sostanza.
Salvino
Cavallaro