GENOA, MARINO: «PENALIZZATI DAI TROPPI INFORTUNI»


Questa emergenza non vuole andare via, quando recuperiamo un giocatore ne perdiamo un altro. Per Mesto non c`è alcuna speranza di recuperarlo, mentre Kucka è disponibile
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18/02/2012 -

"Questa emergenza non vuole andare via, quando recuperiamo un giocatore ne perdiamo un altro. Per Mesto non c'è alcuna speranza di recuperarlo, mentre Kucka è disponibile". Parla così in conferenza stampa, l'allenatore del Genoa, Pasquale Marino, come riportato da Pianetagenoa1893. Il prossimo impegno del Grifone si chiama Chievo Verona. "Il Chievo - dice Marino - è un avversario ostico. Sono molto bravi a chiudersi e ripartire velocemente, la loro forza è il gioco in verticale. Per di più in attacco hanno buona tecnica supportati da una mezza punta. Dovremmo essere bravi perché loro sono una squadra che sono abituati a soffrire e a lottare, dovremmo mettere in campo la giusta cattiveria agonistica. Il Chievo si difende? L'atteggiamento degli avversari lo dettiamo noi. Dovremmo essere bravi a pressare alti e tenere il ritmo alto, se non ci sarà diventerà difficile. Dovremmo avere la giusta maturità di giocare bene, anche contro una squadra che ha una classifica inferiore alla nostra.".

Marino fa poi un salto indietro e parla della sfida di Bergamo, contro l'Atalanta. Si "L'amarezza c'è stata per la partita di Bergamo, perché a mio parere abbiamo giocato bene a differenza delle altre trasferte. Sono contento che finalmente possiamo dire di essere dispiaciuti di questo risultato, visto che nelle altre occasioni abbiamo perso senza la giusta cattiveria. Credo che questa partita ci servirà per crescere e per continuare a migliorare lontano da Marassi, già a partire dal primo impegno non casalingo. Vorrei avere l'organico totalmente a disposizione per poter dare la giusta sistemazione di gioco e non dover sempre cambiare formazione, perché non mi facilita naturalmente il mio lavoro".

Chiosa finale dedicata agli obiettivi."In trasferta non siamo andati bene, ma in casa dobbiamo continuare così e in più mancano ancora 15,16 partite alla fine. La prima tappa è quella dei 40 punti poi si vedrà. Ma non dobbiamo pensare a questo perché ci potrebbero essere dei cali di attenzione pericolosi, le ambizioni devono sempre essere alte. Dobbiamo ragionare in tutti i casi giorno per giorno".

IlCalcio24 Redazione