Il Napoli e l`Inter, come analizza Bacconi su il quotidinao Il Mattino, viaggiano in questo momento a due velocità diverse per poterci essere gara. I cambi di passo che mettono in mostra Dzemaili, Lavezzi, Maggio, Gargano, a tratti Cavani, sono veramente troppo per qualsiasi avversaria, figuriamoci per la scalcinata banda di Ranieri. Già al primo minuto si capisce l`antifona con il primo folgorante blitz. Campagnaro anticipa al volo Milito e in pregevole coordinazione al volo di collo piede serve nel cerchio di centrocampo Cavani. Stacco imperioso e sponda aerea per Inler, pronto a venire a sostegno. Prima ancora che la palla arrivi al mediano Lavezzi già taglia dentro all`interno di un stralunato Faraoni. Il lancio in verticale è leggermente lungo, l`azione sfuma ma si capisce che le scelte di Mazzarri sono giuste.
In fase di non possesso Dzemaili si abbassa nella zona di competenza di Cambiasso formando un folto centrocampo a 5. Anche Cavani partecipa scalando su Stankovic. In questo modo Inler e Gargano possono presidiare la trequarti ed ingabbiare sistematicamente Sneijder. Un atteggiamento interpretato perfettamente dai giocatori che non sono mai passivi ma accorciano e scalano avanti non appena i nerazzurri, sotto pressione, sbagliano un controllo o sono costretti al retropassaggio.
Appena recuperata palla l`obiettivo è mettere in difficoltà i terzini dell`Inter. A destra si cerca Maggio sulla corsa lanciata. È chiaro che nello stretto Nagatomo potrebbe avere un vantaggio competitivo, ma l`esterno del Napoli sulla potenza espressa una volta presa velocità non è secondo a nessuno. Viene cercato sui cambi di gioco lunghi dai mediani e dai difensori, in particolare da Cannavaro che è più inspirato e concentrato del solito. Sulla corsia opposta si arriva al cross dal fondo con la superiorità numerica che Lavezzi crea allargandosi e fraseggiando nel corto con Zuniga.
Gli attacchi del Napoli si susseguono a destra e a sinistra lavorando ai fianchi l`avversario senza soluzione di continuità. Per trenta minuti c`è una squadra sola in campo che pressa, costruisce, corre, finalizza ma non segna. L`Inter arretra, soffre, incassa ma resiste. E nel finale di primo tempo quando i padroni di casa hanno bisogno di rifiatare i nerazzurri riescono anche a creare l`unica opportunità del primo tempo con una punizione di Sneijder poco lontana dall`incrocio. È il primo e ultimo guizzo dell`olandese che nell`intervallo rimarrà nello spogliatoio insieme a Forlan, non pervenuto. Ranieri non è contento dei suoi. Non vuole più regalare la superiorità numerica al Napoli sulle fasce, quindi via libera a 3-5-2 con Cordoba a rafforzare il pacchetto difensivo e Pazzini in avanti.
Anche Mazzarri non sta a guardare. Stringe Lavezzi e Cavani per pressare i difensori nerazzurri sull`inizio azione e sposta Dzemaili nel mezzo nella zona di Stankovic. Piccoli accorgimenti che cambiano i flussi di gioco del Napoli e determinano alla fine il risultato. La densità centrale rende la partita più vischiosa, contrastata, confusa. Ma il pallino è sempre in mano agli azzurri.
La svolta al 14'. Dzemaili raddoppia su Milito, che sbaglia il controllo, soffiandogli la palla sulla linea mediana. Scatta immediata la transizione. Decisivo l`uno-due stretto e rapido con Cavani che taglia fuori Stankovic e Cambiasso. Si crea il «3 contro 3». Dzemaili punta con decisione Lucio e lo salta con facilità irrisoria. Baricentro basso e forza nelle gambe gli consentono di reggere il ritorno in tackle scivolato di Stankovic e di servire sulla corsa Lavezzi. Il Pocho, di prima intenzione con una frustata di piatto destro, incrocia verso l`angolo lontano, il lato debole di Julio Cesar che aveva già vissuto di recente anologhi momenti di impotenza con Miccoli e Rocchi.
Il gol cambia l`inerzia della gara. Le verticalizzazione del Napoli trovano ora gli spazi che prima non c`erano e già Cavani potrebbe chiudere il risultato da lì a poco. Il Matador è però meno lucido del solito sotto porta. L`esplusione di Aronica rimette così in corsa l`Inter che nel finale con Pazzini potrebbe addirittura pareggiare ma il colpo di testa finisce a lato. Il Napoli può continuare a correre per provare ad agguantare il terzo posto
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