PALERMO-CATANIA: UN DERBY DA COMMEDIA


Si preannuncia un match caldissimo
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24/11/2012 -

Prendete un poeta, un regista, uno con molto fantasia insomma, e chiedetegli di pensare ad uno scenario assurdo per una semplice partita: oddio, semplice il derby non lo è stato mai, ma quest'anno si è raggiunto il top. Secondo voi questo tizio riuscirebbe ad inventare qualcosa di più interessante di questo derby di Sicilia? Difficile. Palermo e Catania, il calcio in Sicilia: le due squadre più forti diametralmente opposte in tutto. Poi il derby si sa, è la partita più attesa, e quest'anno a mettere ancora più pepe ecco la presenza di un tipo che questo pepe, fino alla scorsa stagione, lo metteva dall'altra parte della barricata: Pietro Lo Monaco, ex amministratore delegato del Catania, factotum della società etnea ed ex compare del presidente Pulvirenti. Poi, un pò per smania di protagonismo, un pò per varie vicissitudini i due hanno tagliato i ponti, Lo Monaco ha sbattuto la porta in faccia alla società etnea rifiutandosi anche di rispondere a domande riguardanti la sua ex società, se ne è andato a Genova, è stato licenziato, ed è successivamente approdato a Palermo, la terra nemica in casa Catania. Scandalo! Roba che manco Pirlo dal Milan alla Juve a zero euro... Dall'altra parte il presidente etneo si è preso sulle spalle anche il lato manageriale della società dimostrando di riuscire a far a meno del suo ex ad ottenendo ottimi risultati comunque. E ora? ora siamo arrivati al grande giorno: lo scontro diretto. Lo Monaco provoca, Pulvirenti non risponde: Lo Monaco dice che non saluterà Pulvirenti, quest'ultimo manco si pone il problema. Pre-tattica senz'altro, ma non esattamente una genialata per far stare buoni i tifosi: la tensione è a mille: ognuno, chiaramente, sceglie da che parte stare e i tifosi iniziano a pensare al passato. Da quando entrambe le squadre sono in Serie A i rosanero in casa hanno vinto tre volte, due volte è uscita l'X, e una sola volta ha vinto il Catania: roboante la vittoria dei rossazzurri per 0-4 con un gol da centrocampo di Mascara che ancora fa sognare gli etnei. Il derby è pieno di storie infinite: se da un lato infatti c'è Topolinik, dall'altro lato  è vivo il ricordo di Javier Pastore, due anni fa, e della sua tripletta. Poi, ripercorrendo il passato, è duopo ricordare quanto dia fastidio a Zamparini perdere il derby: Ballardini e Zenga ne sanno qualcosa...

Ma veniamo ad oggi: sarà il derby dei piccoletti. Da un lato, immancabile, c'è Fabrizio Miccoli, gran capitano rosanero che ha fatto di tutto per recuperare dagli acciacchi, e ci sarà: alle sue spalle Franco Brienza, oggetto del desiderio catanese nelle ultime due sessioni estive di mercato finito però al Palermo. Pure lui questa settimana si è lasciato andare ad esternazioni in cui diceva che ha comunque sempre preferito tra le due la società di Zamparini: de gustibus no disputanda est, dicevano i saggi latini...

Dall'altro lato ecco il mini tridente di Rolando Maran, primo derby per lui come per il collega Gasperini che però oggi rischia grosso: molto probabilmente non ce la farà Bergessio, e quindi al suo posto ecco Lucas Castro comporre il tridente offensivo insieme al Papu Gomez e al Pitu Barrientos. Tutti e tre argentini, proprio come piace a Lo Monaco...

Signori e signore il grande derby è arrivato: sedetevi comodi sul divano e gustatevi il meglio che la Sicilia propone. Preparatevi a vedere i colpi di Gomez e Miccoli, le geometrie di Lodi e Brienza, i muscoli di Izco, Almiron e Donati, la grinta di Marchese e le giocate di Ilicic: che derby sia...anche senza il saluto tra quei due!

Luca Bonaccorso