SANREMO, STEP BY STEP. TRA INTENSO LAVORO E GRANDI EMOZIONI


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24/02/2014 -

Lunedì, 17 febbraio 2014

Da Torino a Sanremo un viaggio in treno che rispecchia l’Italia di oggi, tra canzoni spensierate, vip che sono l’attrattiva vera, profumatissimi fiori, tanta esteriorità e poi…..l’altra faccia, quella reale, fatta di crisi nera che si taglia a fette e di una rete ferroviaria che è l’emblema della negatività di questo nostro Paese. L’ormai celebre frana di Andora in provincia di Savona, ha tagliato fuori dal mondo Sanremo. In attesa che la linea venga ripristinata, ho pensato di partire da Torino Porta Nuova alle 6,25 in treno fino a Ventimiglia, facendo un percorso diverso dal solito, passando tra le montagne del Col di Tenda tra splendidi pendii e paesaggi mozzafiato che s’intersecano tra terre piemontesi, francesi e poi finalmente la Liguria. Arrivato a Ventimiglia prendo un pullman per Sanremo. Non ho molto tempo a disposizione, perché la prima conferenza stampa del festival è prevista alle 12,30 d oggi. Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e tutto lo staff dirigenziale della Rai di Roma non aspettano, anche perché alle 14,30 ci sono le prove e i preparativi fervono a ritmi incessanti. Sale la febbre della prima serata della canzone di Sanremo, prevista per domani 18 febbraio. Mi reco subito all’ufficio stampa della Rai per ritirare il mio accredito e il pass con tanto di foto, che garantisce la mia iscrizione all’Ordine dei Giornalisti e il conseguente libero accesso alle conferenze indette presso la sala stampa “Lucio Dalla” del Palafiori di Sanremo. Un privilegio, visto i ferrei controlli e gli sbarramenti forse eccessivi del personale preposto alla sorveglianza. Bene, dopo avere esaurito le pratiche di rito, arrivo in tempo per la prima conferenza stampa che precede il dì di festa che corrisponde alla prima serata del festival sanremese. Una Kermesse che tantissimi italiani guardano, ma nessuno, o quasi, ha il coraggio di rivelarlo per non so quale pudore. Quasi fosse un qualcosa che ti fa apparire classicamente sorpassato e dai gusti canori non più alla moda. E invece no! Perché il festival di Sanremo 2014 riserva una serie di cantanti, di ospiti d’onore e di personaggi pubblici che attizzano la curiosità di tutti, anche dai giovani. Laetitia Casta, Cat Stevens, Raffaella Carrà saranno ospiti nella prima serata e, a seguire dalla seconda serata in poi, sarà la volta di Claudio Baglioni, Franca Valeri e Rufus Wainwright, Renzo Arbore, Damien Rice, Enrico Brignano, Paolo Nutini, Gino Paoli, Ligabue, Maurizio Crozza e Stromae. E, mentre monta subito la polemica per la presenza di Grillo fuori o dentro l’Ariston e i presunti testi blasfemi di Rufus Wainwright nel mirino dell’associazione telespettatori cattolici Aiart per una canzone del 2005 dal titolo “Gay Messiah”, ci sarà probabilmente una protesta davanti ai cancelli di viale Mazzini a Roma. Vedremo cosa accadrà e, soprattutto, appureremo strada facendo se ci saranno delle defezioni dell’ultimo momento o se effettivamente ci sarà il sale necessario per fare discutere l’opinione pubblica. Ah, dimenticavo la cosa che dovrebbe essere la più importante, ma che invece sembra passare in secondo piano: sono i cantanti un gara. Tra i campioni, Antonella Ruggiero, Arisa, Cristiano De Andrè, Francesco Renga, Francesco Sarcina, Frankie Hi NRG MC, Giuliano Palma, Giusy Ferreri, Noemi, Perturbazione, Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, Renzo Rubino, Riccardo Sinigallia, Ron. Otto saranno le nuove proposte: Veronica De Simone, Rocco Hunt, Bianca, Diodato, Vadim, Zibba, The Niro, Filippo Graziani. Soltanto uno di loro coronerà il sogno di vincere il festival di Sanremo giovani, scrollandosi di dosso il fardello della’anonimato. A domani amici, il palco del teatro Ariston di Sanremo è pronto, vediamo cosa accadrà.

Martedì, 18 febbraio 2014

E’ il giorno dell’inizio del festival di Sanremo ma la sensazione è che sia all’insegna della crisi. A poche ore dall’inizio della Kermesse canora più nota d’Italia, avverto la tipica atmosfera festivaliera che l’ha caratterizzata negli anni passati. Tuttavia, gli alberghi hanno prenotazioni in netto calo e tra le strade neanche i vip si fanno vedere, perché preferiscono stare rinchiusi tra le mura della propria stanza d’hotel fino a poche ore prima di calcare il palco dell’Ariston. La crisi economica investe anche la canzone più popolare d’Italia, meno discografici e meno produttori. I turisti preferiscono fare soggiorni brevi e fanno registrare un calo di presenze del 20-30%. Stasera sarà ospite d’onore Laetitia Casta, bella, affascinante, ma di poche parole. In sala stampa si è detta felice di ritornare a Sanremo, grazie alla grande amicizia che ha da anni con Fabio Fazio. Ad aprire la gara dei big, questa sera sarà Arisa, a seguire Frankie Hi Nrg Mc, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi, Cristiano De Andrè, i Perturbazione e Giusy Ferreri. Tra gliospiti anche Raffaella Carrà, Ligabue con un omaggio a Fabrizio De Andrè, Yussuf Cat Stevens e, infine, come dicevamo, Laetitia Casta. Inizia dunque il 64° festival di Sanremo, tra attese, polemiche e, soprattutto, tanta crisi economica.

Mercoledì, 19 febbraio 2014

Mi trovo al Palafiori “ Lucio Dalla”, la sala stampa di Sanremo dove scrivo i miei pezzi. Le conferenze stampa si susseguono a ritmi incessanti, ma è interessante lavorare assieme a numerosissimi colleghi giornalisti accreditati al festival. Sono qui a commentare la prima serata del festival e dico che ne sono successe davvero di tutti i colori. Dramma e bellezza si intersecano all’apertura ufficiale della kermesse della canzone. Mentre Fazio mette in evidenza la bellezza perduta da un’Italia che invece di essere valorizzata viene sistematicamente bistrattata, due operai disperati minacciano di buttarsi dalla galleria. Grillo fa un “comizio” davanti all’Ariston e urla critiche e offese contro i giornalisti, la Rai, il Governo e chi gli passa per la mente. Poi lo show di Ligabue che ricorda Fabrizio De Andrè in un classico testo dialettale ligure e poi la Casta e la Carrà danno un tocco di classe alla serata. Ma la sensazione è che questo festival sia più attento allo show degli artisti ospiti, piuttosto che ai cantanti e alle canzoni in programma. Un inizio shock dunque nella prima serata di questo festival che passerà alla storia come quello caratterizzato da crisi profonda e lancinanti polemiche. Intanto penso a quello che succederà questa sera nel corso della seconda serata. Tra i big canteranno Francesco Renga, Giuliano Palma, Noemi, Ron, Riccardo Sinigallia, Francesco Sarcina e Renzo Rubino, mentre tra le nuove proposte: Diodato, Filippo Graziani (figlio di Ivan Graziani), Bianca e Zibba. Sul palco anche gli ospiti, Claudio Baglioni, Rufus Wainwright, Franca Valeri e Claudio Santamaria.

Giovedì, 20 febbraio 2014

La seconda serata del festival è stata caratterizzata dallo share in calo. Rispetto alla prima serata si sono registrati 2 milioni di spettatori in meno. Il 18% del pubblico televisivo, infatti, ha preferito vedere la partita di Champions League Milan – Atletico Madrid che era data in chiaro su Canale 5. Sul palco dell’Ariston si respira aria retrò e tanta nostalgia che si manifesta attraverso le performance delle gemelle Kessler, di Claudio Baglioni e Franca Valeri. Poca attualità e pochi personaggi contemporanei. Intanto si intensificano le conferenze stampa con grande frenesia. Si comincia alle ore 11,00 con Francesco Renga, il 45enne cantante che appare molto loquace e attento alle domande dei giornalisti presenti. Poi, subito dopo, a mezzogiorno, nella sala stampa “Lucio Dalla”, inaspettatamente si è presentata Luciana Littizzetto. E’ stata una gradita sorpresa. Personalmente non avevo dubbi sulla sua professionalità, ma sono stato sorpreso dalla sua arguzia e intelligenza nel toccare tematiche talora anche profonde. Nel pomeriggio, Raphael Gualazzi, Ron, Rubino, Frankie Hi –NRG MC e Zibba si sono avvicendati in conferenza stampa. Quello che noto è che man mano che si avvicina la sera della finale del festival, aumenta l’ansia e l’adrenalina tra cantanti, autori, discografici e media è davvero alle stelle. La gente stessa che staziona giorno e notte davanti al teatro Ariston per vedere gli artisti, sembra attendere con fretta spasmodica l’ultima serata per conoscere l’epilogo di questo festival 2014. Ma, intanto, ci apprestiamo ad assistere la terza serata e vediamo cosa ci riserveranno Fazio e la Littizzetto. Per quanto mi riguarda, devo segnalare con mia grande soddisfazione, di essere stato estratto a sorte per assistere alla quarta serata del festival, proprio all’interno del teatro Ariston che ho sempre sognato fin da bambino. Sarà sicuramente un’emozione particolare che avrò senz’altro modo di raccontare in seguito. Un caro saluto, cari amici.

Venerdì, 21 febbraio 2014

La terza serata del festival ha evidenziato ancora un calo di ascolti. Nell’aria affiora un certo nervosismo e la polemica sulla lunghezza del festival che appare sempre più attento alle parole, alla riflessione, a momenti filosofici e all’attenzione verso gli ospiti, va a discapito della kermesse canora. Persino Fabio Fazio, tacciato di buonismo, ha perso la pazienza e la sua proverbiale compostezza rispondendo: “Non voglio più sentire parlare di buonismo, mi sono rotto le palle”. E’ un po’ come dire che il conduttore si è permesso la mezza parolaccia per significare una costante pressione mediatica che talora risulta davvero eccessiva. Qualcuno ha nominato questo festival “Che Sanremo che fa”, quasi a volere significare una replica della fortunata trasmissione televisiva di Fazio “Che tempo che fa”, Questa similitudine non è stata accettata di buon grado, perché il contesto è totalmente diverso. Intanto, il carrozzone chiamato festival di Sanremo procede tra polemiche ma anche tra mille curiosità. Questa sera è previsto l’omaggio alle canzoni d’autore della musica italiana. Tanti grandi ospiti che canteranno assieme ai big di Sanremo, tra cui Riccardo Scamarcio, Kekko dei Modà, Fiorella Mannoia, Alessio Boni, Alessandro Haber e altri si avvicenderanno a evocare i classici brani scritti da Franco Battiato, New Trolls, Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Edoardo Bennato, Zucchero, Pino Daniele, Enrico Ruggeri, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Domenico Modugno, Giorgio Gaber, Claudio Lolli, Lucio Dalla. Un grande evento emozionante, da non perdere. Io ci sarò. Sì, sarò presente al teatro Ariston e domani vi racconterò le mie emozioni.

Sabato, 22 febbraio 2014

Fila 5 posto 13. E’ la mia poltrona prenotata dalla Rai, a beneficio della stampa al teatro Ariston di Sanremo, per seguire la quarta serata del festival. Ma quanta emozione! Ciò che per anni avevo seguito e anche immaginato di quel mitico teatro, adesso posso vederlo in tutto il suo splendore. Il mio pass da giornalista ha fatto sì che si spalancassero le porte dell’Ariston. Chi l’avrebbe mai detto, io inviato a Sanremo al seguito del festival ho avuto modo di assistere alla Kermesse della canzone più importante d’Italia. Ma veniamo alla cronaca. E’ stata la serata dedicata agli autori italiani, da Bindi a Tenco, da De Andrè a Battiato, da Domenico Modugno a Giorgio Gaber. Intanto si apprende che Riccardo Sinigallia è stato escluso dalla competizione perché il suo brano “Prima di andare via” non risulta inedito, in quanto è stato eseguito in pubblico prima della sua partecipazione al festival. Poi l’esito delle nuove proposte. Ha vinto il 19enne salernitano Rocco Hunter, un ragazzo semplice capace di piangere a dirotto dopo avere appreso la sua vittoria. Il cantante rap che ha presentato “Nu juorno buono”, ha colpito tutti per la sua spontaneità ma, soprattutto, per il testo impegnato che parla del tessuto sociale meridionale e, più precisamente, di quella che è la realtà della sua terra campana, così piena di contraddizioni, fragilità senza fine e orgoglio da vendere. Una terra afflitta da mille problemi sociali, ma che appare bella più che mai nella speranza di un futuro migliore, che i giovani come Rocco Hunter desiderano urlare al mondo intero. Il ragazzo ha convinto per il genere musicale, il ritmo rap e la simpatia dettata anche dalle belle parole espresse verso la sua famiglia che con tanti sacrifici l’ha fatto crescere. Il papà netturbino e la mamma di Rocco erano presenti all’Ariston e hanno gioito piangendo insieme sul palco dopo la vittoria. Un ragazzo sveglio, sicuro di se, che ci ha fatto riflettere su un tema che è lontano dalle mille banalità talora espresse in musica per convenienza commerciale. Intanto il festival si accinge ad aprire il sipario per l’ultima serata, quella più attesa, quela che sancirà il vincitore tra i campioni in gara a Sanremo 2014.

Domenica, 23 febbraio 2014

E’ finito. Il festival di Sanremo 2014 ha chiuso i battenti. Cala il sipario dell’Ariston e anche la sala stampa “Lucio Dalla” chiude le sue porte. Ha vinto la cantante Arisa con la canzone “Controvento”, confermando quelle che erano state le previsioni della vigilia. In sala stampa ho provato un po’ di tristezza quando, salutando alcuni colleghi diventati poi cari amici, ci siamo ripromessi di rivederci presto. Abbiamo vissuto e insieme condiviso una lunga settimana fatta di continue conferenze stampa, di polemiche, di interviste, di resse per arrivare prima a fotografare il cantante proposto e poi scrivere il pezzo da inoltrare in redazione. Tanti sono stati i momenti di stanchezza, ma altrettante sono state le soddisfazioni di un lavoro talora difficile ma gratificante. Fazio, la Littizzetto, Pif e quanti si sono presentati giornalmente in sala stampa per la conferenza, ritornano a casa, proprio come noi che riprendiamo le nostre abitudini di sempre attraverso il quotidiano scrivere sul web. “Ciascuno in suo pensier farà ritorno” scriveva Giacomo Leopardi nel suo “Sabato del villaggio”. Anch’io ritorno a casa di mattino presto, attraversando le strade di una Sanremo ancora sonnolenta, vista la grande nottata senza fine della finale del festival. Ristoranti, bar e pizzeria sembrano riposare dopo tanti giorni di lavoro. Io riprenderò a scrivere di calcio, in fondo quella è la mia vera radice giornalistica. Per una settimana sono stato prestato alla canzone come inviato a Sanremo al seguito del festival. Una bellissima esperienza che non dimenticherò mai per tante situazioni che hanno sicuramente migliorato e allargato la mia conoscenza giornalistica e il mio percorso letterario. Il pallone e la canzone. Due mondi apparentemente diversi che in fondo si somigliano per la loro centralità mediatica. Ritorno dunque a casa ancora in treno, così come ho fatto all’andata. E, mentre guardo fuori dal finestrino lo scorrere veloce delle case tra aperte campagne e strade polverose, ripasso mentalmente il film di una settimana fatta di canzoni, serate interminabili di attenzioni, curiosità ed emozioni intense. Ma anche i visi dei miei compagni di viaggio giornalistico mi appaiono, come fossero ormai diventati parte di me. Arrivederci Sanremo, al prossimo anno!

Salvino Cavallaro   
       

 

IlCalcio24 Redazione