VALERIO LIBONI E IL SUO INNO, SCENDERANNO IN CAMPO PRIMA DEL DERBY


«Ancora Toro« sul rettangolo verde dello Stadio Grande Torino.
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Torino, 18/11/2018 -


Al contrario di altre volte in cui il Toro gioca in casa e il suo inno si ascolta in tutto lo stadio dalla riproduzione del cd, questa volta in occasione del prossimo derby con la Juventus del 15 dicembre 2018, Valerio Liboni, microfono alla mano, scenderà sul prato dello Stadio Grande Torino per cantare il suo “Ancora Toro”. Ce lo aveva annunciato ufficiosamente qualche mese fa, ma ora la direzione del Torino F.C. ne ha dato l’ufficialità. E lui, il Valerio dal cuore granata, non sta più nella pelle. Già, perché Valerio Liboni è uno di quegli artisti che nonostante i suoi trascorsi musicali che ne hanno decretato tanti anni di successo, è ancora capace di emozionarsi e sentire i palpiti profondi di ciò che interpreta. Sì, perché a certe cose non si fa mai l’abitudine, non ci si fossilizza mai come qualcosa di scontato, di freddo, di piatto, ma è sempre come se fosse la prima. Tanti anni di contatto con il suo pubblico che lo ha acclamato fin da quando è stato batterista de I Nuovi Angeli, eppure ancora oggi dopo tanto tempo c’è questa attesa, questo palpitante desiderio di far bene e di sapere instaurare quell’empatia con il suo pubblico che egli definisce essenziale. I brividi sono sempre gli stessi, come lo stesso è il desiderio degli applausi, di quei consensi che per un artista sono come l’aria che respira. Così sul palcoscenico e così allo stadio con i tifosi del Toro che lo ritengono l’amico, il fratello di sangue granata che ha tradotto in musica e parole ciò che nel tempo gli ha ispirato la sua squadra del cuore: il Toro. E, conoscendolo, Valerio Liboni non poteva far altro che scrivere col cuore i suoi tanti inni dedicati al Torino. Tutti con la medesima impronta di chi ha tifato Toro fin da bambino e soffre quando le cose non vanno bene. Una storia granata fatta di passione che egli ha scritto nel suo ultimo libro “Io questa maglia sognavo da bambino”, che ha racchiuso in un cofanetto comprendente due cd dal titolo “Ancora Toro”. Un successo che Liboni condivide con Silvano Borgatta, l’amico musicista con il quale ha scritto l’inno ufficiale del Torino F.C. “Sostanzialmente sono un panda, un sentimentale che non è mai cinico. Credo nell’amicizia e nell’amore. Sono un artista completo con cinquant’anni di carriera” – così si definisce in una recente intervista Liboni, nella quale si coglie il tratto di un artista che alla musica ha dato anima e corpo, scrivendo pagine indelebili di esperienze professionali e umane. “Ancora Toro” non è altro che il gol che egli ha fatto a coronamento della sua vita artistica, un successo che egli dedica al suo piccolo figlio Gianmarco, (che adora) a sua moglie Noelvis, ai tifosi del Toro e a lui stesso, che in cinquant’anni passati a costruire musica, oggi raccoglie la summa di grandi soddisfazioni ottenuti in carriera. In fondo, passare dalla composizione di “Se questo non è amore” scritta per Mia Martini, a “Una lettera”, a “Ancora Toro”, il passo è breve per chi come lui ha scritto pagine che hanno messo in rilievo tutto il suo talento.

Salvino Cavallaro  

Salvino Cavallaro