COPPA ITALIA, LA JUVENTUS BATTE L’ATALANTA MA NON PERDE QUEL VIZIO…..


Qual è quel vizio? Quello emerso a Doha con
la perdita della Supercoppa Italiana: la
distrazione. Sì, una ingiustificata distrazione che mette in guardia difesa
e centrocampo a una maggiore attenzione, per non cadere in confusione e
soffrire in maniera incomprensibile. La Juve vista in Coppa Italia contro l’Atalanta
di Gasperini (bella espressione di gioco del calcio moderno) ha giocato un
primo tempo di alta scuola tecnica, con Dybala sugli scudi e ogni reparto
pronto a non sbagliare il passaggio e verticalizzare il gioco. Fluidità di
manovra e bellezza del gioco del calcio, hanno riscaldato gli animi e non solo,
dei tifosi juventini accorsi allo stadium in una serata glaciale. Ottimo Rugani
(che ricorda molto Gaetano Scirea nella limpidezza degli interventi), bravi gli
esterni, ottimo centrocampo orchestrato da un resuscitato Pjanic e immenso
Dybala autore di un bellissimo gol e di un assist a Mario Mandzukic, che ha
realizzato la seconda rete per la Juve. Poi, nel secondo tempo,vuoi per le
scelte di Allegri di togliere Dybala, Pjanic, Marchisio, e dare loro respiro in
vista della prossima partita che la Juve giocherà a Firenze, vuoi per una ormai
cattiva abitudine di mollare la concentrazione nel bel mezzo di una partita,
fatto è che la Juventus ha sofferto e rischiato di pareggiare e poi giocare i
supplementari di una partita che doveva semplicemente gestire meglio. E per
gestire meglio il vantaggio, intendiamo il possesso palla nella metà campo
avversaria che improvvisamente è sparito. Come sparito (forse per stanchezza)
appare spesso Lictsteiner, responsabile del gol ottenuto dall’Atalanta, per non
essere riuscito ad anticipare l’avversario. E poi il centrocampo lasciato nelle
mani dei soli Hernanes, Sturaro, Rincon, rispettabilissimi giocatori di forza
fisica e nulla più, sono subito sembrati in balia di avversari giovani ma che
fino all’ultimo hanno creduto nell’impresa di riuscire a pareggiare una partita
che le potesse dare la speranza dei tempi supplementari. Ma non è certamente la
bella Atalanta di Gasperini, il problema di una Juve che perde in
concentrazione e rischia grosso ogni qualvolta viene aggredita dall’avversario.
Allegri non sa spiegare i motivi, pur evidenziando un’anomalia che ormai è
sotto gli occhi di tutti. Noi non crediamo si tratti di stanchezza, perché la
Juventus vista nel primo tempo contro l’Atalanta è apparsa in salute nelle idee
e nella sostanza. Si è divertita e ha fatto divertire. Poi, il buio più
completo. E, se non fosse stato per quel rigore concesso dall’arbitro per
atterramento di Lictsteiner in area trasformato da Pjanic, la Juve avrebbe
sicuramente compromesso una partita che avrebbe potuto e forse dovuto vincere
sul velluto. Intanto, in campionato domenica prossima si giocherà la prima
partita del girone di ritorno. La strada è ancora lunga e bisogna trovare in
fretta i motivi di certi atteggiamenti errati e risolverli. Certo,non sarà
facile. Ma la Juve ci ha abituato da sempre, che quando è ora non delude mai.
Salvino
Cavallaro