LA JUVENTUS CONQUISTA CON MERITO LA FINALE DI COPPA ITALIA


Insomma, questo doppio
confronto tra Napoli e Juventus è finito col diventare “Napoli contro Higuain”.
Una storia che sta diventando esagerata, stucchevole e persino noiosa, visto
che non si riesce nemmeno a parlare e scrivere di calcio ma soltanto di corna e
presunti tradimenti. Francamente, a noi non interessa più di tanto questa
assurda storia che pare restringersi soltanto ad un dualismo tra Higuain e il
presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Dunque, parliamo di calcio giocato
e diciamo che contrariamente a quanto abbiamo visto nel primo match di
campionato, la Juventus ha rispolverato quell’orgoglio e quella personalità che
gli sono consoni. In questa partita valevole per la conquista della finale di
Coppa Italia, i bianconeri di Max Allegri pur dominando la prima parte della
gara, hanno subito il ritorno del Napoli con la partecipazione del portiere
Neto, il quale ha favorito la quasi riapertura del match, a causa di un
memorabile liscio che ha regalato il gol a Mertens. Ma andiamo per ordine. Al
San Paolo si sono vissuti momenti di emozione e rovesciamenti di fronte. I
bianconeri, forti del 3 a 1 dell’andata, sono andati in vantaggio al 32’ con
Gonzalo Higuain che da fuori area lascia partire un tiro di destro che supera
il portiere Reina, colpevole di non avere agito con la solita prontezza. La
reazione del Napoli non sembra essere convincente e il primo tempo si chiude
con il vantaggio della Juventus. Nella ripresa è stata subito prevedibile la
riscossa della squadra di Sarri che all’8’ pareggia i conti con Hamsik. Ma è
ancora la Juve a mordere con Higuain, il quale approfitta di un
invitante passaggio di Cuadrado per siglare la sua doppietta personale. A questo punto,
come dicevamo pocanzi, la Juventus si dimostra autolesionista a causa di un errore di Neto
che svirgola un banalissimo pallone e regala il gol del 2 a 2 all’appena entrato Mertens. Grazie a questo momento di assoluta disattenzione, il Napoli prende
vigore e per lunghi tratti del secondo tempo mette alle corde la squadra di
Allegri. Da qui in poi il Napoli dimostra grande cuore e spera nella remuntada,
grazie anche a Insigne che al 22’ porta a 3 i gol per gli azzurri. E
mentre l’arbitro Banti decide di dare 6 minuti di recupero, continua fino alla
fine l’attacco ormai disordinato ma veemente di un Napoli che non ha deposto le
armi fino al fischio finale. La Juventus si aggiudica dunque l’accesso alla
Finale di Coppa Italia che si disputerà il 2 giugno all’Olimpico di Roma contro
la Lazio. A conti fatti, dobbiamo dire che la Vecchia Signora ha meritato di
accedere alla terza finale consecutiva per la sua capacità di essere cinica. In
fondo, il calcio champagne della squadra di Sarri è sì bello da vedersi,
piacevole nelle sue trame di gioco, ma alla fine dei conti tutto questo non ha
portato a nessuna vera conquista, se non la speranza e l’ambizione di
qualificarsi per la Champions League in maniera diretta (secondo posto in
campionato). La Juve, invece, pur non esaltando il gusto dei palati fini del
calcio spettacolo, produce un gioco redditizio legato anche a un’esperienza che il Napoli,
ad oggi, non ha ancora. Riteniamo che il gap tra le due squadre si stia
effettivamente riducendo, anche se resta ancora un piccolo vantaggio da parte
di questa Juve dalle grandi ambizioni da triplete. Immenso Cuadrado e grande il
Pipita, che si assicurano un 8 in pagella. Per il Napoli i migliori ci sono
sembrati, Hamsik, Insigne e Mertens, che sono stati fino all’ultimo ispiratori
di un sogno che non si è realizzato.
Salvino
Cavallaro