INTER, GRANDE VOGLIA DI ESSERE LA VERA ANTI JUVE.


Il popolo nerazzurro attende una squadra di successo.
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Milano, 14/09/2018 -


Senza se e senza ma, l’Inter di quest’anno è indiscutibilmente più forte dello scorso campionato. Pur nel rispetto del fair play finanziario imposto dalla Uefa, la società nerazzurra non ha badato a spese. Vrsaljko, De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Martinez, Keita, Politano, si sono aggiunti ai vari Skriniar, Miranda, Dalbert, Gagliardini, Vecino, Borja Valero, Brozovic, Icardi, Perisic e Candreva, che facevano già parte dell’organico dello scorso campionato. Ebbene, se contiamo (almeno a quanto si vocifera nell’ambiente nerazzurro) il possibile arrivo a gennaio di Luka Modric, possiamo dire davvero che per Luciano Spalletti non ci siano più attenuanti di sorta. Lui che è il timoniere di questa squadra ormai dal 9 giugno 2017, deve in qualche modo costruire una squadra capace di vincere, convincere e inserirsi di diritto come la più accreditata a essere la vera anti Juve. In base alla sua eccellente rosa di giocatori, la società nerazzurra e il popolo di fede interista premono per vedere una squadra che arrivi più in alto possibile sia in campionato e in Champions League. Il modulo preferito dall’allenatore toscano è sempre stato il 4-2-3-1, un assetto tattico che spesso non ha sortito i frutti sperati, forse anche per effetto di un Maurito Icardi apparso troppo solo in attacco, anche per la mancanza di una verticalizzazione di gioco che non c’è. Eppure, con l’arrivo dell’esterno Politano e la velocità di Perisic, se utilizzati leggermente più avanti rispetto al concetto di gioco di inizio campionato, pensiamo sia possibile dare all’argentino maggiori chance per andare in gol. E poi c’è ancora il centrocampo da assemblare in maniera più consona alle caratteristiche tecniche dei vari Nainggolan, Brozovic, Vecino, Borja Valero and company. La difesa nerazzurra appare il reparto più completo, con i vari Skriniar e De Vrij a far da garanzia centrale agli esterni Vrsaljko e Asamoah. Insomma, Luciano Spalletti a questo punto sa di non avere più alcuna scusa da accampare in caso di insuccesso di questa Inter, alla quale manca forse solo quel Modric lungamente inseguito questa estate e che sembra ritardare di qualche mese il suo arrivo a Milano. L’uomo che faccia la differenza a centrocampo, che distribuisca palloni e che sappia prendere in mano la squadra con autorevolezza. Tuttavia, tenuto conto di quanto sostenuto pocanzi, diciamo che la mancanza di una figura così carismatica nell’ambito della squadra sia soltanto un piccolo neo ancora da colmare, ma che non può rappresentare un alibi nell’eventuale insuccesso da parte dell’Inter di quest’anno. L’organico della squadra nerazzurra è di prim’ordine dal punto di vista tecnico e deve in qualche modo poter manifestarlo sul campo attraverso il gioco e le vittorie. Luciano Spalletti sa bene che nel calcio contano i risultati e se questi non arrivano il primo a saltare è proprio l’allenatore. Ecco perché questo campionato 2018’19 sarà per lui la prova del nove in un’Inter che è stata costruita per ritornare presto ai fasti di un tempo.

Salvino Cavallaro

     

 

Salvino Cavallaro