L’ETERNA DISPARITÀ PALLONARA DELLA CITTÀ SABAUDA


Juventus e
Torino
– ovvero “A chi troppo e a chi niente”.
E’ l’eterna disparità che si evidenzia da troppi anni nella Torino del calcio.
Due facce di un pallone che gira sempre a favore dei bianconeri e i granata
sempre lì a ingoiare amaro e saltare con quel “Chi non salta bianconero è”
che sembra essere l’unico sfogo di antico sfottò che aleggia da sempre tra le
due sponde del fiume Po. Nella settimana in cui fervono i preparativi per la
festa bianconera di domenica prossima in cui si celebrerà il settimo scudetto
consecutivo della Vecchia Signora d’Italia, la Torino granata si rifugia nei
propri intimi ricordi ormai lontani che fanno capo alla Leggenda degli
Invincibili giocatori del Grande Torino, con la parentesi anch’essa ormai
lontana dell’ultimo scudetto conquistato da capitan Claudio Sala e compagni. Troppa
differenza di conquiste, troppa dismisura di gioie pallonare e feste in città
che anno dopo anno si ripetono con gli stessi colori bianconeri. Due storie a
confronto che fanno riflettere su antiche rivalità spesso acuite da ruggini e
veleni che si sono intensificate negli anni, proprio grazie a questo vincere
scudetti a ripetizione da parte della Juventus. E così, in periodi dell’anno
come questo in cui fervono i preparativi per la festa dei “gobbi” bianconeri,
i tifosi del Toro annunciano il loro “Galà
Granata”. Un appuntamento annuale dedicato al popolo granata, che si svolge
al Teatro Nuovo di Torino per risollevare i ricordi di passione vissuta assieme
ai propri idoli del passato. E mentre i bianconeri godono del presente, i
granata si godono gelosamente il proprio ieri come fosse una ristretta famiglia
che sa apprezzare certi sentimenti romantici legati al vecchio cuore granata. Sono
storie della città di Torino che si fa orgoglio del proprio football sotto due
bandiere diverse nei colori, ma anche in un percorso di vicissitudini opposte e
qualche volta anche simili nella tragedia. In questi giorni anche il centro di
Torino appare ancor più elegante. Piazza San Carlo che l’anno scorso balzò
tristemente all’attenzione della cronaca per i noti fatti che
provocarono un morto e decine di feriti, sembra stringersi al suo Cavallo di Bronzo che spicca nel centro della piazza per ricordare
il passato, centrando un presente che per i tifosi bianconeri significa 7
scudetti consecutivi e 4 Coppe Italia conquistate di seguito. Un primato che è Leggenda
bianconera di oggi, senza dimenticare quella Leggenda granata che resta impenetrabile
nell'orgoglio del Torino. Questa è Torino, questo è il football della Mole che si
staglia tra mille cose giuste e ingiuste che si sono intersecate durante tanti
anni di storia: da una parte la nobile casata degli Agnelli che continua a
vincere, e dall’altra il popolo del Toro che ha messo in campo il cuore e poco
altro.
Salvino
Cavallaro