MILAZZO, PARLIAMO DI CALCIO


Milazzo
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30/10/2012 -

Ci  riusciremo a parlare  di calcio  nella cittadina  siciliana? Sembra proprio  di si: moduli, rigori,gol annullati,etc  sono ritornati a  popolare i discorsi al bar dei tifosi e  “i pezzi” dei  giornalisti della carta stampata. Noi comunque ci tenteremo e per una domenica vogliamo lasciarci alle spalle  le vicende societarie,senza comunque dimenticarcene del tutto, ma accantonandole per dare lo spazio ,che si merita, al calcio giocato. Commentare una partita ,che si gioca a porte chiuse stante l’inagibilità dello stadio “Grotta di Polifemo”, è quasi un dovere nei confronti della maggior parte  di tifosi,che non hanno potuto assistere all’incontro, senza escludere coloro,che sono riusciti a salire sulla terrazza  posta sulla collinetta,all’interno della quale è situata quell’ immensa grotta ,che alcune recenti ricerche letterarie dello storico Momi Fuduli  hanno confermato come quella,a cui fece riferimento Omero, l’autore dell’Odissea, nel raccontare l’episodio di Polifemo,il gigante con un occhio solo, accecato dall’astuto Ulisse.
Dopo 4 sconfitte consecutive, si sa, il pareggio è un toccasana per tutti: per l’ambiente che si rasserena  e per la squadra in piena crisi di gioco e di risultati, ma non deve essere comunque motivo di esaltazione. Con questo punto il Milazzo è risalito al penultimo posto in compagnia della Vallee d’Aoste, lasciandosi dietro il Fano e il Casale. Al di sopra dei siciliani troviamo il Rimini, distanziato di 3 punti e la stessa Giacomense, rimasta, con il pareggio di domenica , a 4 punti dai rossoblu, al di fuori quindi della zona rossa dei play-out. Ricordiamo a noi stessi che le ultime tre verranno retrocesse direttamente,mentre la quart’ultima e la quint’ultima si confronteranno nei playout e non basterà perchè la vincente si contenderà l’unico posto valido per rimanere in Lega Pro con la vincente dell’altro girone. Facendo le pulci alla prossima giornata,la decima, ci troviamo però a spegnere eventuali entusiasmi in eccesso,che questo pareggio in casa potrebbe aver suscitato negli addetti ai lavori. Il prossimo turno vedrà infatti le compagne di viaggio dei mamertini,stiamo parlando di Fano,Casale e Vallee d’Aoste,giocare in casa  contro Pro Patria,Renate e Bassano. Squadre di medio-alta classifica,che potrebbero anche accontentarsi di un pareggio o magari,chi lo sa, essere sopraffatte dalla voglia di fare punti delle avversarie,padrone di casa. Il Rimini invece giocherà fuori casa contro il Santarcangelo,in un derby romagnolo aperto a qualsiasi risultato;la Giacomense infine se la vedrà in casa con l’Alessandria e per lei non sarà affatto facile averla vinta con i piemontesi. Se tanto mi dà tanto,il Milazzo,che andrà a fare visita al Venezia ,se non riuscirà a portare via almeno un punto dalla città lagunare,potrebbe ritrovarsi da solo ad occupare l’ultima posizione in classifica. E non è una bella prospettiva,per di più alla decima giornata del girone di andata. I tifosi delle aquile rossoblu  sperano in un impresa dei loro beniamini in terra veneta,ma ad analizzare la prestazione dei giocatori siciliani,c’è poco da stare allegri. Proprio così;  perché è difficile poter sognare in questo momento : sono altre le aquile che i tifosi vorrebbero applaudire  dagli spalti del mitico “Grotta di Polifemo”. Il nuovo mister, Tudisco,arrivato in settimana, ha preferito andare sul sicuro e così ha schierato una squadra senza attaccanti di ruolo: con un trequartista,Andrea D’Amico (un capitano che per generosità ha sfoderato una prestazione super-8 voto) ,al centro della linea di attacco e due incontristi-incredibile a dirsi- sulle fasce esterne alti,Calcagno a dx ( bravo nell’inedito ruolo-7 voto) e Campagnaro (una frana -5 voto-ma non è il suo ruolo!). Altri tre centrocampisti,di cui uno Lewandowski  a ridosso delle punte ( ha sfoderato un’altra prestazione da incorniciare-voto 9- premiato anche per il balletto sotto la collina del Grotta di Polifemo per salutare i tifosi!) e gli altri due Cuomo e Simonetti davanti alla nostra difesa. Sei centrocampisti può andare bene in condizioni d’emergenza,come quella che vive il Milazzo da quest’estate,ma affrontare il prosieguo del campionato  con un simile schieramento ,sarebbe pura follia,un suicidio calcistico. La riprova sta nel fatto che ,quando mister Tudisco ha deciso d’inserire nella mischia una punta Cartone (niente male i suoi 20 minuti-voto 7-) la difesa degli ospiti ha vacillato,si è aperta di più e in quegli spazi sono riusciti ad inserirsi Lewandowski e D’Amico,che poi è riuscito nell’impresa di farsi atterrare in area di rigore e quindi farsi assegnare il calcio di rigore decisivo.
E’ anche vero che in panchina mister Tudisco non aveva bocche da fuoco da schierare alla bisogna: l’unico accettabile era infatti Cartone, che  è stato sostituito con un difensore nel convulso finale,quando avrebbe potuto dare una mano per  tentare il colpaccio in zona Cesarini!
Fa rabbia pensare che il Milazzo il suo uomo di qualità in attacco ce l’ha in casa e si chiama Ciccio Mignogna! Rinunziare a lui nelle prossime partite per scelta societaria (contratto oneroso?) sarebbe una responsabilità enorme di fronte ai tifosi. Fra tutti i giocatori,che sono stati messi fuori rosa perché gravano troppo sul bilancio della società,l’unico, a nostro parere, che permetterebbe alla squadra siciliana da oggi a gennaio,quando si riapriranno le liste di trasferimento,di incasellare punti pesanti per la conquista della salvezza,è proprio lui, l’ex brindisino. Non stiamo qui a tessere le lodi di questo ragazzo: basti dire che  l’unico gol,realizzato quest’anno, quello contro l’Alessandria, fa da sigla alla trasmissione “Tuttolegapro” di Rai Sport 1 del lunedì sera; ma ad una squadra, che deve ancora diventare gruppo per poter aspirare a risultati,che andrebbero ben al di là  dell’effettivo valore dei singoli atleti,occorre anche un leader nello spogliatoio e Mignogna ha dimostrato di esserlo durante le ultime vicissitudini della squadra.
In conclusione risultato della domenica in casa rossoblu: un pareggio gratificante,che richiede ovviamente continuità  e convalide di fronte ad avversari maggiormente quotati. Illudersi che questa rondine annunci la primavera sarebbe oggi davvero pericoloso.
Si,occorre aspettare.
                                                   
Attilio Andriolo

IlCalcio24 Redazione