URBANO CAIRO, GRAN MAESTRO DI ECONOMIA E FINANZA


C’è chi vince scudetti di fila
e chi si fregia di chiudere in utile il proprio bilancio per il quinto anno
consecutivo. E’ il Torino F.C. di Urbano Cairo che a livello economico sigla un
2017 da record. Infatti, in base a quanto viene documentato dalla società
granata, si evince il superamento di 100 milioni di fatturato, grazie alle
plusvalenze che hanno permesso di superare e raddoppiare il valore della
produzione rispetto all’esercizio 2016 in cui si registrarono 76,4 milioni di
fatturato, contro i 146,4 milioni dell’esercizio 2017. Un aumento di circa il
91% che parla chiaro di un vero e proprio record di fatturato per il Torino
F.C. che mai prima d’ora aveva superato i 100 milioni. Ma, come dicevamo pocanzi,
l’anima di questo successo economico della società granata è rappresentato
dalle plusvalenze evidenziate dalle cessioni di Maksimovic (18,6 milioni) –
Bruno Peres (11,3 milioni) – Martinez (2,9 milioni) – Zappacosta (21,8 milioni)
– Benassi (9,6 milioni) – Jansson (3,3 milioni) – Gaston Silva (0,7 milioni) –
Tachtsidis (0,9 milioni) da aggiungere al milione di euro ricevuto come premio
di rendimento per Matteo Darmian. A tutti questi ricavi ci sono da aggiungere i
diritti Tv (50,9 milioni di euro), più i ricavi pubblicitari ( 2,7 milioni di
euro). A tutto questo ci sono da detrarre i costi aumentati del personale, gli
ammortamenti dei diritti pluriennali dei calciatori, il monte ingaggi dei
giocatori e dello staff tecnico della Prima Squadra. Dunque, nell’esemplare bilancio 2017 del Torino F.C. si mette in
risalto un utile di 37,2 milioni di euro, che polverizza letteralmente quell’
1,3 milioni di attivo registrato nel 2016. I meriti? Certamente di un Urbano
Cairo che conosce molto bene la conduzione economica delle sue aziende sempre
attente a crescere dal punto di vista economico. Vedi la Cairo Communication,
oppure la RCS, o anche La7, tutte perle in espansione. E adesso anche il Torino
F.C. può inorgoglirsi di questo primato raggiunto da un quinquennio di seguito.
Peccato che resti sempre il solito problema che non si addice a una squadra di
Serie A così splendidamente condotta, che dovrebbe avere anche l’orgoglio di
programmare per vincere. Come? Investendo sul mercato una buona parte degli
utili! Se poi si preferisce sempre non rischiare per restare in una posizione
di classifica anonima, allora si vada avanti con l’attenzione alle plusvalenze
da inserire nei bilanci annuali. Se il Torino sta bene economicamente, perché
deve sempre apparire come chi fa fatica ad andare avanti? Questa è una
mentalità errata che pone grossi limiti all’azienda calcio. Non si vive di sole
plusvalenze, c’è bisogno di campioni capaci di cambiare il volto a questa
gloriosa società granata che scalpita per entrare nell’Europa primeggiando nel
campionato italiano. Le possibilità economiche ci sono, perché non sfruttarle?
Salvino
Cavallaro