IL PALLONE INTRISO DI VELENI


E’ la commedia di un calcio che
parla di odio, risse verbali e di veleni che emergono alla minima occasione.
Arbitri, Juventus….. e poi? Niente più! Non riusciamo più a parlare della
partita, dei fatti tecnici, delle varie situazioni tattiche e del gusto di un
calcio che è fatto anche di emozioni. Il tema è sempre lo stesso: la Juventus
che approfitta degli errori degli arbitri a suo favore, ed è per questo che
vince. Un argomento antico, monotematico e farraginoso. Chiaro il riferimento al rigore
che l’arbitro Massa ha concesso ai bianconeri contro il Milan. L’episodio ha
creato furibonde polemiche da parte dei rossoneri. Un penalty dato al 94esimo
minuto e 17 secondi, per un tocco con il braccio sinistro in area di rigore da
parte di De Sciglio su cross dalla fascia destra di Lichtsteiner. De Sciglio si
trovava a circa due metri di distanza da Lichtsteiner, per cui la polemica
nasce dal dubbio creato nel tempo e dallo spazio, affinché il rossonero avrebbe
potuto spostare il braccio. Ma cosa dice in questi casi il regolamento
dell’AIA? Il gesto implica un atto intenzionale di un calciatore che con la
mano o il braccio viene a contatto con il pallone. Ma, nel segnalare tale
fatto, l’arbitro deve tenere conto di questi fattori: 1) Il movimento della mano verso il pallone e non del pallone verso la
mano; 2) La distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato); 3) La
posizione della mano non significa necessariamente che ci sia un’infrazione. Poi c’è anche la
polemica sul fatto che i quattro minuti di recupero dati dall’arbitro fossero
già scaduti. In questo caso non c’è nulla da obiettare in quanto il regolamento
prevede il recupero di ulteriori 30 secondi nel caso in cui venga espulso un
giocatore (Sousa nel caso specifico). Dunque, almeno in questa occasione l’azione
dell’arbitro Massa è stata corretta. Sulla decisione di assegnare il calcio di
rigore, invece, ci sono pareri diversi e contrastanti tra loro, anche da parte
di autorevoli testate giornalistiche. Mentre la Gazzetta dello Sport sostiene
irregolare la decisione dell’arbitro Massa, in quanto la distanza minima era di
187 centimetri tra il rossonero e lo juventino autore del cross e il pallone è
andato verso il braccio e non viceversa, il Corriere dello Sport afferma che il
rigore è stato giusto assegnarlo in quanto per regolamento l’arbitro ha tutto
il diritto di fischiarlo, visto che è stata chiara la dinamica del pallone che
va a colpire il braccio di De Sciglio. Insomma, si fomenta una continua
polemica di pareri contrastanti che ne determinano un inevitabile odio contro
la Juve che, a detta dei non juventini, resta la squadra che ha sempre i
maggiori favori e per questo motivo vince sempre. Una banalità che investe i
social, un qualunquismo che non ammette la forza di una squadra che, questo è
vero, non avrebbe bisogno di nessuno sbaglio arbitrale a suo favore. Ma una
cosa è certa, questo stato di cose non fa bene al calcio e all’interesse dei
suoi sostenitori. Tutto questo veleno, ne siamo certi, prima o poi si ritorcerà
contro a modi boomerang nella forma di autodistruzione di un pallone che è
ormai esausto di antipatie aprioristiche e pensieri di parte dettati da
un insanabile odio. Tutto questo non è calcio. Ci si ravveda in tempo.
Salvino
Cavallaro