“TORINO 2017 – CALCIO BENE COMUNE”, UNA PASQUA DI SOCIALITÀ.


Quel “diavolo” d’un Presidente Frau, una ne
pensa e cento ne fa. Avrete capito che il nostro apostrofare carico di stima
profonda verso il buon Angelo Frau, vuole significare l'ammirazione e il rispetto
verso una figura carismatica quale egli è, capace di gestire una società di
calcio che col passare degli anni è diventata modello di organizzazione
sportiva che ben si abbina alla cultura calcistica e sociale. Il Cit Turin LDE,
infatti, oltre alla partecipazione dei normali campionati di calcio
dilettantistici organizzati dalla FIGC, organizza periodicamente Tornei di Calcio
con l’intento di richiamare sempre l’attenzione sociale. Un lavoro organizzativo
senza dubbio difficile, ma che per la sua ormai pluriennale esperienza di
settore è diventato un appuntamento cui tante società di calcio a livello
regionale e nazionale aspirano a partecipare. Tra i tanti Tornei che si
ripetono annualmente all’interno della struttura torinese di Corso Ferrucci, spicca
la manifestazione di calcio giovanile che si sta vivendo in questi giorni di
Pasqua: “Torino – Calcio Bene Comune”.
La manifestazione che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Torino, è
riservata a tutte le categorie maschili del Settore Giovanile e della Scuola
Calcio. Il Cit Turin LDE, società organizzatrice, accoglie a Torino delegazioni
di giovani calciatori provenienti da tutta Italia, e cioè dal Piemonte, Liguria,
Toscana, Emilia Romagna, ma anche dalla Francia e da Malta. Un seguito di
squadre capaci di esprimere la qualità di una manifestazione sportiva di buon
livello che mette al centro di ogni cosa il tentativo ammirevole di invogliare
l’incontro e il confronto culturale tra ragazzi, famiglie e società, in un
contesto di socialità e amicizia che caratterizza la festa europea dello sport
organizzata nella città della Mole Antonelliana. Ma la cosa che piace di più è
che questo evento di così larga portata culturale, è stato organizzato con la
collaborazione di diverse società di calcio dilettantistiche torinesi, che di
comune accordo hanno pensato di unire sforzi, idee e significativi obiettivi da
raggiungere per il bene comune. Dunque, il Cit
Turin LDE ha avuto la collaborazione di queste società: San Giorgio Torino, Barracuda, Orione
Vallette e Carrara ’90. Anche in questo atteggiamento collaborativo tra
società di calcio torinesi, è da ammirare l’esempio di coesione per un pallone
che si prefigge sempre di raggiungere l’obiettivo di unire e mai disgregare. Ed
è merito di tanti volontari appartenenti a queste società di calcio, far sì che
con l’invito a questa manifestazione si percepisca il senso d’incontro e di
relazioni tra culture diverse in un periodo pasquale che meglio di ogni altro
dà il senso della profonda riflessione sul significato della pace. Sono alti i
sentimenti legati a un pallone che gira in mezzo al campo e che qualche volta si
mettono alla pari dell’importanza della competizione sportiva, nel volere legittimamente
aggiudicarsi i Trofei come questo messo in palio da “Torino – Calcio Bene Comune”. Ma su tutti, vivaddio, chi vince è
il significato profondo di unirsi, incontrarsi, conoscersi, relazionarsi e
magari diventare amici anche a distanza; tu perché abiti in Francia piuttosto
che a Malta, in Piemonte, Liguria, Toscana o Emilia Romagna. Questo è il calcio
che ci piace, questi sono i messaggi di un pallone che vorremmo si tramandasse
alle nuove generazioni come prezioso dono da considerarsi patrimonio da non
disperdere nel tempo.
Salvino
Cavallaro