LA MAGLIA DI ICARDI A MARCO SALMERI, PER NON DIMENTICARE!


Ogni promessa è debito. E
siccome,vivaddio, ci sono ancora persone al mondo che quando danno una parola
fanno di tutto per mantenerla, ecco che si erge inconfutabile la qualità della
persona. Chi ci segue tra le pagine di questo nostro giornale web, ricorderà
che poco tempo fa ci eravamo occupati di descrivere i vari momenti dell’incontro
del Presidente del Cit Turin Angelo Frau,
con i genitori di Marco Salmeri. Marco
è stato un calciatore del Milazzo e del Due Torri in provincia di Messina, che
è morto all’età di 22 anni a causa di un incidente stradale. Ebbene, tra le
tante cose dette in quell’occasione, il presidente Angelo Frau, sapendo che Marco era interista, aveva promesso a
mamma e papà Salmeri di fare avere la maglia autografata di capitan Mauro Icardi. Oggi quella maglia è
arrivata, ed è lì a testimoniare il ricordo indelebile di un ragazzo di belle
speranze, prematuramente tolto alla vita da un destino avverso. Oltre questo,
il presidente Frau si sta prodigando per allestire degnamente un triangolare di
calcio con squadre Primavera di società di Serie A, per onorare durante la
prossima estate a Milazzo (Me) il 3°
Memorial Marco Salmeri. Un
impegno per non dimenticare Marco, con l’intento di alzare l’asticella della
qualità di un evento che sta molto a cuore ai suoi genitori, agli amici, ai
compagni di squadra, alla città di Milazzo, e adesso anche al Cit Turin e al
calcio torinese che, tramite il presidente Frau, ha già imparato a volere bene
a Marco pur senza averlo mai conosciuto. Storie di un calcio dilettantistico
che si rivolge a quello professionistico per una nobile causa. E’ bello sapere
come il calcio torinese stia dimostrando attaccamento e sensibilità, verso uno
dei tanti casi in cui il destino pone fine alla vita di un giovane calciatore. Fa
onore prodigarsi per la riuscita di una nobile iniziativa. Tragedie che
s’infiltrano tra le pieghe dell’anima di famiglie come tante altre, che sono
capaci di far soffrire in maniera smisurata. Ma per chi resta, la bellezza sta
proprio nel non sentirsi mai soli e abbandonati, grazie al calore, all’unione e
alla partecipazione di tante persone capaci di dimostrare la propria
solidarietà. Poi, se questi sentimenti vengono trasmessi dall’Italia del nord
al sud, la valenza ha ancora più significato. E’ il calcio dei dilettanti, dei
volontari e anche dei fotografi come Edo
Covone, inesauribile produttore di immagini capaci di parlare da sole. E’
il pallone fatto di pochi soldi ma di grandi sentimenti, che si manifestano
attraverso una storia fatta di passione che unisce e mai divide. E’ un po’ come
accorciare le lunghe distanze di questa nostra Italia, che ha voglia di
partecipare all’agonismo di un calcio fatto di abitudini e culture diverse, ma
capace di integrarsi tra nord e sud in un significativo incontro di fratellanza
che va oltre ogni diseducativo separatismo. Ed è proprio questo il messaggio
che si vuole dare ad un incontro che prende spunto dalla tragedia toccata a
Marco, giovane promessa di un calcio che gli prometteva un futuro roseo. Luci
di una ribalta che si è spenta sul nascere. Troppo in fretta si è consumata una
giovane vita che adesso ci tiene tutti uniti. Tessere di un puzzle interrotto,
che si cerca di incastrare comunque attraverso il ricordo. Sì, tutti insieme con
il significato profondo che la vita perduta di Marco sia da stimolo ad unirci
nel suo ricordo. Di questo dobbiamo dire grazie al presidente Frau, alla sua
società di Torino, ma anche a quella lontana Milazzo che oggi recepisce ancor
di più un gesto di inconfondibile desiderio di unirsi. Così nella gioia, come
nel dolore.
Salvino
Cavallaro